La sagra di Pozzetto è una "sosta che rinfranca"

Festa della comunità: questo vuole essere la sagra della parrocchia del Santissimo Redentore a Pozzetto di Cittadella, che torna puntuale ogni fine di agosto. Si svolge infatti da venerdì 25 a mercoledì 30, organizzata dalla parrocchia del Santissimo Redentore in collaborazione con il comune e la Pro Cittadella.

La sagra di Pozzetto è una "sosta che rinfranca"

«La festa patronale – ricorda il parroco, don Armando Cellere – è un momento di forte aggregazione, una straordinaria occasione per aprirci reciprocamente a rapporti nuovi, superando pregiudizi e ostilità. È un’occasione di unione delle nostre famiglie nel clima gioioso della festa. La sagra non è solo un semplice momento di divertimento. Abbiamo bisogno di fermarci e fare festa. La nostra sagra sia una “sosta che ci rinfranca” nel cammino della nostra comunità».

E aggiunge: «Vogliamo dare spazio alla vita semplice, con spontaneità e senza fretta, vogliamo favorire l’incontro diretto fra persone di ogni estrazione sociale e nazionalità diversa, per dire una parola, ascoltare in libertà e verità la vita degli altri e raccontare la propria. Spesso si è dominati dalla paura di aprirsi agli altri, come se costituissero una minaccia alla nostra tranquillità e alle nostre certezze; il dialogo, invece, è una forma di arricchimento reciproco e di conoscenza nella condivisione, di crescita per la comunità stessa».

Con lo spirito di una sagra come momento di sosta, di ritrovo, di ritorno su quanto fatto insieme durante l’anno alla ricerca di nuove motivazioni, si inizia come da tradizione con la cena comunitaria il venerdì 25 agosto alle 20.
La festa prosegue con sei giorni ricchi di iniziative, suddivisi tra area ballo (tutte le sere tranne la prima, nell’ordine con I Poppins, Stefano e i Nevada, Veronica e i Papillon, Orchestra Talita, Marco e i Niagara) e un’area giovani, organizzata con passione da una trentina di ragazzi.
Anche questa parte della sagra sarà animata tutte le sere da dj o gruppi musicali: Followme venerdì 25 (djs Alekese, DC-Villy & space), Slapback il 26 (rock and roll music), il 27 la folk band Man on the moon, il 28 la Novaluna party band, tributo agli anni ’90 e ’00, il 29 i Faccia da Max con tributo agli 883 e a Max Pezzali, e infine il 30 agosto serata dj (MDj vs Dirty - Schisso vs Jacky). Parte del ricavato dell’area giovani sarà devoluto in beneficenza.
Domenica 27 alle 16 si segnala l’esibizione della banda giovanile e baby majorettes. Tutte le sere funzionano lo stand gastronomico e la pesca di beneficenza. Nel giorno della chiusura della sagra, mercoledì 30, alle 23.30 pasta per tutti e a mezzanotte gelato artigianale.

La sagra vedrà allestito anche il consueto angolo missionario, dove saranno proposti dolci fatti in casa a sostegno delle attività dei missionari della zona, mentre nel centro parrocchiale ci saranno un banco con i prodotti del commercio equosolidale e altri oggetti fatti artigianalmente da volontari.
La novità sarà che lo spazio che in passato era occupato da una mostra, con pannelli su varie tematiche, verrà sostituito da uno spazio ricreativo gestito dagli scout in cui, per i ragazzi, ci sarà la possibilità di giocare aprendo uno sguardo sul mondo.

«Ci auguriamo che tutti questi momenti diventino parte viva della sagra – dicono i volontari della Caritas – e sentiamo il peso e la necessità di condividere con più persone partecipazione, idee, momenti di vita, ma anche la richiesta di sostenere tutti insieme scelte di solidarietà».

Proprio il gruppo scout quest’anno ha festeggiato i 35 anni di presenza in parrocchia.
«Festa per noi è celebrare la vita in ogni suo aspetto – scrive la comunità capi Agesci Cittadella 3 – perché il nostro è il Dio dei viventi e la vita è gioia. La festa della comunità ci dà l’occasione per un consuntivo di quest’anno, ricco di attività gioiose per il nostro gruppo e ci rilancia con nuovo entusiasmo per ripartire con un’altra festa lunga dieci mesi per il prossimo anno».

L’occasione della sagra permette anche di ricordare quanti si sono adoperati durante l’anno per la scuola materna, genitori e operatori, e anche le attività del circolo Noi, che in dieci anni –oltre alla costante presenza e alle iniziative che organizza, tra cui cene e tornei –ha contribuito a sostenere importanti opere parrocchiali come il campo polifunzionale, gli impianti di allarme e la sala musica completa di strumenti musicali. Non vanno dimenticati anche i catechisti e gli animatori di Ac che si affiancano agli accompagnatori del percorso di iniziazione cristiana e le cui proposte permettono di fare crescere nella fede e nella laicità i ragazzi, gli adolescenti e i giovanissimi della parrocchia.

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