Marsango, un grest con la "g" maiuscola che si conclude all'eremo

Sarà un'esperienza di tre giorni all'eremo a chiudere il grest con la "g" maiuscola di Marsango. A partecipare i 44 giovani che hanno condotto le due settimane di proposta estiva in qualità di animatori, approfittando per vivere anche dei momenti di vera fraternità. Con loro il prete novello Fabio Casotto.

Marsango, un grest con la "g" maiuscola che si conclude all'eremo

È un grest con la “g” maiuscola quello proposto dalla parrocchia di Marsango, una esperienza di divertimento e di crescita non soltanto per bambini e ragazzi che partecipano, ma anche per gli animatori che lo organizzano.

Nelle due settimane comprese tra il 10 e 21 luglio, infatti, i giovani si sono messi al servizio della comunità preparando attività, giochi e preghiere per i ragazzi della parrocchia, in modo da far scoprire loro la bellezza della misericordia, il tema scelto per il grest di quest’anno. Ma accanto a questo percorso, in cui gli animatori sono stati chiamati ad accompagnare i ragazzi diventando il loro punto di riferimento, i giovani di Marsango hanno deciso, quest’anno, di vivere un altro cammino insieme: quello della fraternità.

Nelle due settimane di grest, i 44 animatori si sono dati appuntamento alle 7.30 per iniziare la giornata con una preghiera di lode, prima di affrontare una mattinata impegnativa con i 160 ragazzi iscritti al grest. Terminate le attività e salutati i bambini, gli animatori si sono ritrovati di nuovo insieme per la verifica e per il pranzo, prima di dedicarsi alla preparazione della giornata successiva.

Il clima di serenità e di amicizia che si è respirato durante i giochi e le proposte della mattina ha caratterizzato anche le serate, quando i giovani – tutti di età compresa tra i 16 e i 22 anni – si sono trovati per la cena e per trascorrere un paio d’ore di svago oppure di preparazione al sinodo dei giovani.

La fraternità, quindi, ha offerto a ciascuno di loro la possibilità di conoscere gli altri sotto un’altra luce, trasformando semplici “colleghi” in amici veri con cui instaurare un legame duraturo, che affonda le proprie radici nella fede, intesa come dono prezioso da condividere.

Proprio all’approfondimento spirituale sarà dedicata l’esperienza dell’eremo: tre giorni di ritiro – da venerdì 21 a domenica 23 luglio – nella casa di spiritualità diocesana, a Torreglia, dove i giovani si confronteranno su “libertà, liberazione e liturgia”. Ad accompagnarli in questo duplice cammino di servizio alla parrocchia e di crescita interiore è don Fabio Casotto, sacerdote novello originario proprio di Marsango.

«I responsabili, quattro universitari sui vent’anni iniziano a organizzare il grest a ottobre per luglio dell’anno successivo, con molti mesi di anticipo nonostante i loro impegni. E questo la dice lunga su quanto abbiano a cuore sia la formazione dei nostri bambini e ragazzi, sia la crescita personale. Ogni esperienza educativa per i più piccoli educa anche gli animatori e loro ne sono una prova perché sono stati capaci di creare un gruppo affiatato e armonioso».

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