Nasce la nuova unità pastorale di Villafranca

Alle 18 di domenica 26, il vescovo Antonio guida la liturgia della parola a Taggì di Sopra, una delle comunità chiamate a iniziare il nuovo cammino pastorale insieme a Villafranca, Ronchi e Taggì di Sotto. I veri artefici saranno i giovani, un gruppo unito fin dal 2011.

Nasce la nuova unità pastorale di Villafranca

Quattro parrocchie
La più grande, Villafranca, conta cinque mila abitanti. La più piccola, Ronchi, ne ha mille e cinquecento. In mezzo ci sono Taggì di Sotto, con tremila anime, e Taggì di Sopra, con 1.700. La sera di domenica 26 ottobre, queste quattro comunità continueranno a essere quello che sono: ciascuna con il suo campanile, con i suoi santi patroni, con la sua storia. Ma non sarà la stessa cosa, perché dopo la liturgia della Parola, presieduta nella chiesa di Taggì di Sopra (in alto) dal vescovo Antonio Mattiazzo alle 18, nascerà una nuova unità pastorale, che le abbraccerà tutte e metterà insieme forze ed energie, trovando nuovi impulsi per una rinnovata evangelizzazione. Racconta don Giuseppe Alberti, da due anni parroco di Villafranca dopo un decennio in missione in Ecuador: «Di unità pastorale si parlava da anni. Poi, a marzo, è arrivata la lettera da parte del vescovo che annunciava questa imminente “nascita”».

Fitto il cammino di preparazione
«In questi mesi ci sono già stati due incontri congiunti di tutti i consigli pastorali delle parrocchie della nuova unità, ma le loro presidenze si sono viste molto più spesso, per mettere insieme, con un organismo più snello, i vari punti di vista». L’“attrezzo” scelto non è il martello, ma la lima: «Vogliamo adottare un linguaggio comune che ci permetta di affinare i nostri obiettivi per portare avanti in maniera sinergica le attività pastorali». 
Realtà molto concrete: «C’è la Caritas per il bisogno, l’evangelizzazione, la nuova iniziazione cristiana, la catechesi, l’accompagnamento degli adulti e ci sono le varie esperienze connesse alla liturgia». Alla base un unico obiettivo: «Vogliamo continuare ad annunciare il vangelo, che è la presenza di Gesù in mezzo a noi, costruendo comunione, diventando testimonianza attrattiva per chi incontriamo».

I giovani già da alcuni anni respirano lo spirito dell’unità pastorale
«Il gruppo giovani interparrocchiale, che mette insieme i giovani di Villafranca, Taggì di Sopra, Taggì di Sotto e Ronchi è nato nel 2011, alla vigilia della giornata mondiale della gioventù di Madrid – racconta Michela Biasio, una delle responsabili – e da allora è sempre proseguito, con i suoi alti e bassi».
Ogni parrocchia riveste la stessa importanza, e il gruppo si sposta a rotazione nei vari patronati, per abbracciare tutte le comunità. Dopo un rallentamento, il gruppo ha tratto nuova energia da un evento speciale, nel settembre 2013: «La Missione giovani dei seminaristi ci ha permesso di ripartire con nuovo slancio».
Ma non sono tanto le attività, gli incontri, gli approfondimenti la vera cartina tornasole del successo del gruppo: «Il camminare insieme, negli anni, ha favorito lo scambio di esperienze e la nascita di amicizie, proseguite anche al di fuori dei momenti “istituzionalizzati” nei normali rapporti tra giovani di paesi vicini. I ragazzi hanno dimostrato di essere davvero un terreno fertile per l’apertura e la creazione di nuovi legami». Saranno loro gli artefici della nascente unità pastorale: «Una volta che si trovano al di fuori dall’ombra del proprio campanile, cominciano a credere tantissimo all’importanza del lavorare insieme».

Un logo per l'unità pastorale
Un segno concreto accompagnerà la nascita di questa nuova realtà: «Durante le messe della domenica mattina – illustra don Giuseppe – nelle quattro comunità verrà presentato il frammento del logo della nuova unità pastorale. Nel logo ci sono quattro persone, in rappresentanza delle quattro parrocchie, unite in un unico cerchio. Nella liturgia della parola delle 18 questi frammenti saranno uniti e benedetti. Come i frammenti del logo, anche le nostre parrocchie troveranno arricchimento e completamento reciproco mettendosi insieme».

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