Oasi Famiglia di Camposampiero: Chiamati a un amore fecondo

All’Oasi famiglia, nei Santuari antoniani di Camposampiero, parte il 16 febbraio per il secondo anno il percorso formativo dedicato alle coppie che vivono una mancata fertilità biologica. Quattro incontri con esperti, ma anche con testimonianze di coppie. Un’opportunità per condividere, ascoltare e confrontarsi.

Oasi Famiglia di Camposampiero: Chiamati a un amore fecondo

Un percorso che nasce dalla consapevolezza che ci sono pochi spazi, al di fuori di quelli medicalizzati, dedicati a chi non riesce a concepire figli e che siano occasione di riflessione sul significato e il senso della vita, dove poter appoggiare le proprie fatiche e difficoltà. Da questo sentore nasce “Chiamati ad un amore fecondo”, gli incontri proposti dalla Casa di spiritualità dei santuari antoniani di Camposampiero in collaborazione con l’Oasi Famiglia.

«L’anno scorso – afferma Edoardo Vian, psicoterapeuta e referente dell’Oasi famiglia insieme alla moglie Chiara –  la proposta è stata accolta con entusiasmo. Le quindici coppie presenti erano contente che qualcuno avesse pensato alla loro fatica all'interno della Chiesa. È stato un momento di confronto, comprensione, ascolto, riflessione su come poter comunque vivere in modo fecondo il loro essere coppia. Nel percorso si parla anche di aspetti etici legati alla fecondazione assistita, cosa dice la Chiesa in merito, di fecondità in senso ampio perché il sacramento del matrimonio è già di per sé fecondo anche se ci mette alla prova con la fatica di un figlio che non arriva. Alla fine anche un intervento sul lutto, perché la consapevolezza di non avere figli è come un lutto».

Il percorso ricalca quello dell’anno scorso, a dare una mano anche alcune coppie che hanno seguito il percorso l’anno scorso.

Si parte il 16 febbraio alle 20.45 con “Le storie al centro”, presentazione a cura di fra Giovanni Palleva, francescano conventuale e Lia e Mauro Meggiato, coppia di sposi. Si prosegue domenica 25 dalle 9.30 alle 17: Giuseppe Spimpolo, educatore all'Istituto per l’educazione alla sessualità e fertilità di Verona, parlerà di “La fecondità costitutiva dell’amore. Venerdì 9 marzo ore 20.45, si affronteranno gli aspetti di scienza ed etica nella generatività con Leopoldo Sandonà, docente alla facoltà teologica di Padova. Infine domenica 18 marzo, “Dentro il desiderio, oltre la sofferenza, chiamati alla pienezza”: un intervento di Lucia Girolimetto, psicologa e testimonianze di coppie che si sono aperte ad altri modi di amare. Nelle giornate di domenica è prevista la celebrazione della messa e il pranzo. Per info e iscrizioni (entro 11 febbraio): tel. 0499303003.

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