Obiettivo, coinvolgere e migliorare. Roncaglia e Sant'Anna aspettano l'assemblea Noi del 24 novembre

Unione d’intenti, voglia di rivedersi, qualche battuta a margine tra patronati che nei territori perseguono le stesse finalità. Tanti presidenti, segretari e volontari di circolo di ogni angolo della diocesi si raduneranno venerdì 24 novembre, alle 20.45, al centro parrocchiale di San Carlo di Padova per l’assemblea del Noi territoriale di Padova, occasione preziosa per ri-orientare il loro servizio nei circoli, “iniettando” qualche novità, anche sostanziale.

Obiettivo, coinvolgere e migliorare. Roncaglia e Sant'Anna aspettano l'assemblea Noi del 24 novembre

Tra loro anche Leonardo Gasparin, presidente del circolo Noi di Roncaglia intitolato al patrono San Basilio Magno.

«L’anno scorso – racconta Gasparin – alla presenza del vescovo Claudio, erano presenti più del 90 per cento dei nostri circoli. È bello che in un’occasione come questa si sia sempre scelto un approccio molto concreto sui temi pastorali, legati con forza alla vita dei circoli e delle parrocchie». Vedersi per rinforzare la fiducia reciproca: «Incontrarci di persona, senza fare affidamento solo alle mail o alle telefonate, è un modo per recepire le direttive e allinearci alle indicazioni che il Noi diocesano ci dà.

Trovo molto competente la segreteria: qualsiasi cosa tu possa chiedere loro, o la sanno subito, oppure, dopo essersi informati, nel giro di poche ore sono pronti a fornirti una soluzione».

Il leit motiv che accomuna tutto il lavoro di questi anni, per Gasparin, è la parola legalità: «L’input che ci è sempre stato dato è quello di attenerci sempre al rispetto delle norme. A volte si era abituati a fare le cose nel “modo facile”.

Ora, però, c’è una struttura diocesana che si affianca all’impegno dei circoli per rispettare tutti gli adempimenti, dalla burocrazia alla formazione dei volontari attraverso i corsi haccp. Se lo facessimo da soli sarebbe difficilissimo, mentre grazie all’affiancamento i costi sono irrisori».

L’apporto del Noi territoriale, a Roncaglia, si rifletterà anche molto a breve con vantaggi per i soci: «Tra poco partiranno, nei locali del nostro centro parrocchiale, due corsi: uno d’inglese, con il metodo “Hocus & Locus”, che fa apprendere la lingua con scenette e favole. Il secondo, invece, è un corso di ping pong con un tecnico federale. Noi Padova ci ha spiegato come essere trasparenti a livello burocratico nell’organizzazione e nella gestione dei corsi, spiegandoci, passo passo, come dovevamo muoverci».

Il circolo Noi di Roncaglia, in questi ultimi due anni, ha imparato a fare sempre più affidamento sulla forza dei volontari laici, aumentando di molto gli orari di apertura e, di conseguenza, i soci iscritti: «Oggi i tesserati sono 213, puntiamo a fare ancora meglio nel 2018».

In sinergia con l’Azione cattolica, infine, è partito giovedì 16 novembre il percorso “Genitori e figli, legami in corso”, con Michele Visentin, pedagogista e preside del liceo Maria Ausiliatrice: «Da soli non ce l’avremmo fatta e avremmo duplicato le proposte. In questo modo, rispondiamo ai bisogni della comunità». All’assemblea organizzativa del 24 novembre sarà presente anche Dario Zaccariotto, presidente del Centro ricreativo Sant’Anna, nell’omonima parrocchia di Piove di Sacco. «In questi momenti – spiega – capiamo davvero di far parte di una stessa associazione e abbiamo l’opportunità di attingere a ciò che di buono è stato fatto dagli altri». Il circolo di Sant’Anna, di iscrizione relativamente giovane al Noi, attinge a radici ben più antiche, richiamando anche nel nome il circolo già attivo nella stessa sede fin dagli anni ’80. «Siamo sempre le stesse persone – confida Zaccariotto – ma all’interno di Noi associazione camminiamo in un percorso associativo diocesano e nazionale». Oltre le formalità:

«A Sant’Anna tesseriamo tutti i ragazzi che partecipano alle varie attività, siano chierichetti, scout, catechismo e Azione cattolica, ma pure i giovani e gli adulti. Purtroppo, da alcuni il Noi è considerato solo come una copertura burocratica e fiscale, eppure per noi è lo strumento più valido, soprattutto dal punto di vista formativo, per aggregare tutte le realtà». Il circolo di Sant’Anna ha all’attivo un gemellaggio con i terremotati di Arquata del Tronto, ospitati più volte, da ultimo per la festa patronale gestita dalla parrocchia, durante la quale iniziative come la vendita di libri e la mostra fotografica hanno sostenuto realtà benefiche come Cuamm, Avis, Libera e le popolazioni del Sahara occidentale.

Si lavora però per fare ancora meglio: «Abbiamo dei grandi spazi esterni che vorremo gestire meglio, dato che è un tesoro a volte in balia di nessuno. Ci piacerebbe, poi, mettere meglio a disposizione i nostri spazi per i poveri e per chi abita nel nostro quartiere, sempre più multietnico. Ci piacerebbe meglio metterci in ascolto di questo tesoro di diversità presente tra di noi per dare le risposte che aspettano».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)