Papa Francesco, il 20 giugno sulle tombe di don Lorenzo Milani e don Primo Mazzolari

Sarà una visita lampo, nel volgere di una mattinata, e in forma riservata. Un vero e proprio pellegrinaggio sulle tombe di due sacerdoti profetici, non compresi dalla chiesa del loro tempo, tra cui nacque una proficua corrispondenza. “Nell’esperienza pastorale di don Milani – ha detto l'arcivescovo di Firenze, il card. Giuseppe Betori– c’è qualcosa che ha da dire ancora alle esperienze pastorali della nostra Chiesa”, basti pensare a “tutto quello che don Milani ha rappresentato per la difesa degli ultimi, degli umili, dei più marginali nella società". “Credo che il papa ci lascerà un messaggio per comprendere ancora meglio l’eredità lasciataci da don Primo e la sua attualità nella chiesa del nostro tempo”, sono state invece le parole di don Bruno Bignami, postulatore della causa di beatificazione di don Mazzolari che dovrebbe aprirsi nella sua fase diocesana il prossimo autunno.

Papa Francesco, il 20 giugno sulle tombe di don Lorenzo Milani e don Primo Mazzolari

Quello di martedì 20 giugno sarà per papa Francesco un vero pellegrinaggio. L'elicottero si alzerà in volo dall'eliporto vaticano alle 7.30 per atterrare un'ora e mezza dopo nel campo sportivo di Bozzolo, comune mantovano in diocesi cremonese, dove il santo padre si raccoglierà in preghiera sulla tomba di don Primo Mazzolari, dopo aver tenuto in discorso commemorativo ai fedeli presenti nella chiesa di San Pietro dove Mazzolari fu parroco. 

Alle 11.15 Francesco atterrerà invece nella diocesi di Firenze, e non in una località come le altre. Sarà Barbiana, il teatro della seconda tappa di questo viaggio lampo, lungo una sola mattinata, dove il papa si raccoglierà in preghiera alla tomba di don Lorenzo Milani prima di incontrare i suoi alunni e di tenere un discorso commemorativo ai parroci e ai ragazzi ospiti di case-famiglia nel giardino accanto alla canonica.

L’omaggio di papa Francesco alla tomba di don Milani avviene nel 50° anniversario della sua morte, avvenuta il 26 giugno 1967.

Ciò significa che nello stesso giorno Bergoglio visiterà i luoghi di due preti “profetici".

Le parole dell'arcivescovo di Firenze, il card. Giuseppe Betori

La visita si svolgerà anche a Barbiana, come a Bozzolo, “in forma riservata e non ufficiale e prevede un incontro del papa con i discepoli di don Milani, un gruppo di sacerdoti fiorentini e alcuni ragazzi seguiti da realtà caritative, di intervento sociale, ed educativo della diocesi”. Il card. Betori, arcivescovo di Firenze esprime “la grande gioia della Chiesa fiorentina per questa visita, ed è grato al Santo Padre per questo segno di attenzione alla nostra arcidiocesi e a un sacerdote che ne ha illuminato la storia del secolo scorso, in un cammino personale, che pur dovendo sopportare tensioni e incomprensioni, ha visto don Milani rimanere sempre fedele a Cristo e alla Chiesa”.

“Mi affianco alla volontà del Santo Padre di non cancellare il passato, ma di rileggerlo e di capirlo. Non si tratta di dire che tutto è andato bene a Firenze con don Milani, tutt’altro: ci sono state difficoltà e di questo dobbiamo prendere atto. Non dobbiamo pensare che tutto può essere cancellato”, ha dichiarato il card. Giuseppe Betori in un’intervista realizzata da Radio Toscana e rilanciata dal Sir, in seguito all’annuncio della visita di papa Francesco il prossimo 20 giugno a Barbiana.

“Nell’esperienza pastorale di don Milani – prosegue il porporato – c’è qualcosa che ha da dire ancora alle esperienze pastorali della nostra Chiesa”, basti pensare a “tutto quello che don Milani ha rappresentato per la difesa degli ultimi, degli umili, dei più marginali nella società – allora si chiamava Barbiana – e cosa significa oggi tutto questo”.

Lo stesso vale per “il modo di stare vicino alle persone, concretamente. Non tanti proclami, ma una vicinanza e un accompagnamento personale. Credo che questi aspetti siano da riprendere, per questo ho chiesto che venga dedicato un convegno di studio all’esperienza pastorale di don Milani che la nostra Facoltà teologica promuoverà nei prossimi mesi, per il cinquantenario della morte”.

Per la visita del Papa alla tomba di don Milani, il card. Betori chiede “preghiere perché da questo gesto ne venga un bene per la Chiesa e per i preti di tutto il mondo”.

Don Bruno Bignami, postulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari

“Per noi è un’ulteriore conferma del lavoro svolto, da anni, per custodire la memoria di don Primo, studiarne l’opera sacerdotale e culturale, e diffonderne il messaggio cristiano”.

Don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari e postulatore della causa di beatificazione, racconta al Sir la “gioia” con la quale è stata accolta la notizia della visita di papa Francesco a Bozzolo, il prossimo 20 giugno, per pregare sulla tomba del parroco-scrittore (1890-1959).

“Siamo davvero contenti, in diocesi, a Bozzolo, in Fondazione. Ritengo che questo dono del papa sottolinei anche la profonda evangelicità della testimonianza di don Mazzolari”. Si tratta, specifica don Bignami, di “una visita in forma privata, diremmo in stile mazzolariano, lontana da ogni clamore. Il Santo Padre ha espresso la volontà di venire a pregare sulla tomba di don Primo e incontrare i luoghi del suo ministero”.

Il postulatore della causa – che dovrebbe avere inizio nella fase diocesana il prossimo autunno – afferma ancora: “Credo che il papa ci lascerà un messaggio per comprendere ancora meglio l’eredità lasciataci da don Primo e la sua attualità nella chiesa del nostro tempo”.

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Fonte: Sir