Pellegrini come nel medioevo: sulle vie della cristianità

Sabato 17 febbraio inizia in sala San Luca dell'abbazia di Santa Giustina a Padova il 34° corso annuale della Societas veneta per la storia religiosa, sul tema "Sulle vie della cristianità. Pellegrinaggi dal Medioevo ai giorni nostri".

Pellegrini come nel medioevo: sulle vie della cristianità

La tradizione vuole che sia stato Carlo Magno il "primo pellegrino" a Santiago de Compostela. L'imperatore che intendeva collegare direttamente il suo rinato potere imperiale in Occidente a quello di Costantino, che contrappose il culto delle reliquie a quello bizantino delle immagini, ben si colloca quindi all'inizio del percorso in quattro tappe che la Societas veneta per la storia religiosa compie quest'anno "Sulle vie della cristianità", dedicato ai "Pellegrinaggi dal Medioevo ai giorni nostri". Un itinerario, come spiega il presidente Marco Bolzonella, «che si propone per l'appunto di annodare l'attuale rinascita del pellegrinaggio come esperienza spirituale, religiosa e insieme fisica, alle sue antiche radici storiche. Con quella formula di alta divulgazione, storicamente accurata ma aperta a tutti, che contraddistingue da sempre i corsi annuali della Societas».

La lezione d'apertura, sabato 17 febbraio alle 15.30 nella sala San Luca dell'abbazia di Santa Giustina (la biblioteca del monumento nazionale di cui è direttore l'abate emerito padre Francesco Trolese è da sempre a fianco della Societas nell'organizzazione di questa iniziativa) è dedicata a "Pellegrinaggi e trasferimenti di reliquie in epoca carolingia". Interviene Francesco Veronese, ricercatore formatosi nell'ateneo padovano e attualmente attivo nell'Istituto storico italiano per il Medioevo di Roma. Il secondo incontro accoglie a Padova un'indiscussa autorità in questo campo, Francesco Salvestrini dell'università di Firenze, che tratterà de "Il pellegrinaggio tra XI e XV secolo: locale, continentale e in Terrasanta". Una lezione focalizzata sulla vastità del fenomeno nella seconda parte del Medioevo, tradizionalmente considerato come un periodo di difficili spostamenti e che invece si distingue per la grande dinamicità della popolazione, di ogni ceto, per ragioni politiche, commerciali e anche, non da ultimo, religiose.

«Talvolta ci si dimentica – chiosa ancora Bolzonella – che il Medioevo dura quasi un millennio e che al suo interno si racchiudono periodi storico-culturali diversi tra loro».

Il terzo incontro è dedicato ai pellegrinaggi antoniani, che hanno al centro, nel Medioevo come oggi, la basilica del Santo di Padova: padre Luciano Bertazzo direttore del Centro studi antoniani parlerà sabato 10 marzo su "Ad novam Jerusalem: aspetti fenomenologici del pellegrinaggio antoniano". L'ultimo appuntamento è dedicato al fenomeno emergente dell'attuale revival, Santiago. Rachele Fassanelli, docente di lingua e letteratura galega all'università di Padova, approfondirà «Anime in cammino tra storia, turismo e spiritualità: il pellegrinaggio di Santiago de Compostela oggi".

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)