Per un giorno tutti "Gente di Ac"

Un evento unico nel suo genere è quello che prenderà vita sabato 10 maggio a Villanova di Camposampiero. L’Ac vicariale in collaborazione con il comune, gli istituti comprensivi, le parrocchie del vicariato e la diocesi, ha infatti organizzato un momento formativo in piazza aperto a tutti, da 0 ai 100 anni. “Gente di Ac” è lo slogan della proposta che prenderà avvio alle 16 e si concluderà con un musical alle 21. 

Per un giorno tutti "Gente di Ac"

Nella prima ora del pomeriggio, bambini, giovani e adulti sono invitati ad ascoltare la testimonianza di Giacomo Campiotti, regista della serie televisiva Braccialetti rossi. Dalle 18 alle 20 i ragazzi dell’Acr vivranno dei giochi in piazza, i giovani saranno impegnati in tornei di calcio, green volley e calcio balilla, mentre gli adulti parteciperanno a un tavola rotonda. Alle 19 aprirà anche lo stand gastronomico e dalle 21 si potrà assistere all’omonimo musical Gente di Ac.

«Sono diversi gli obiettivi di questo evento – spiega Daniele Racanello, presidente di Ac del vicariato di Villanova – formativo, territoriale e promozionale. Da un po’ di tempo l’Ac è in crisi nel nostro territorio in termini di visibilità e tesseramenti. Ragionando come presidenza vicariale, ha preso vita questa proposta, un format adatto anche ad altre realtà, che mette in luce i rapporti che esistono tra la comunità cristiana e il nostro territorio».

Perché?
«Perché crediamo in una realtà associativa presente nel territorio e nella bontà di fare rete tra le varie realtà: dalla scuola alle istituzioni, fino al mondo del volontariato sociale. L’intento è quello di offrire un momento di incontro e confronto in stile Ac, inerente alle domande e ai problemi dell’oggi».

Quindi un uscire dalle sacrestie...
«Sì! Per poter incontrare come Ac le persone, offrire loro la nostra proposta formativa e i tesori che ci vengono dal passato, all’insegna delle relazioni e dell’incontro. Un “numero zero” di una proposta che ci piacerebbe anche altri vicariati assumessero, fatta di una struttura ben definita, ma al tempo stesso applicabile a contesti diversi».

Come è nata questa proposta?
«Nata e discussa all’interno della presidenza vicariale di Ac dello scorso triennio ed è stata assunta dalla presidenza attuale con l’appoggio del vicario foraneo, dei parroci e dell’intero coordinamento vicariale».

Perché “Gente di Ac”?
«Gente, e non educatori o tesserati, perché indica un ambito più ampio e aperto rispetto l’associazione ben definita. Ci è quindi piaciuto contrapporre i due termini a indicare la voglia di far entrare la gente nell’Ac e come Ac di camminare con la gente!».

Cosa dice l’Ac alla gente di oggi?
«Quanto bello è incontrarsi per qualcosa di importante, riuscire a confrontarsi con tutte le età, con uno stile fatto di relazione, creando comunità e lasciandoci provocare da una fede che interroga la vita e da una vita che pone domande alla fede. L’importante è non farlo da soli, ma diventare comunità viva. Da 0 ai 100 anni».

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