Quaresima. Ecco l'itinerario missionario che accompagna la diocesi di Padova

Don Gaetano Borgo, direttore del centro missionario di Padova, presenta l’itinerario pastorale che accompagna le comunità della diocesi. I sussidi sono già a disposizione delle comunità e puntano, nelle cinque domeniche quaresimali, a trasmettere nuovi modi di stare nel mondo, di pensare Dio, di incontrare le persone. A partire dalla settimana della comunità. Oltre agli strumenti tradizionali, su Youtube del centro missionario un video con gli interventi di alcuni dei 700 missionari padovani nel mondo e il commento di don Andrea Toniolo

Quaresima. Ecco l'itinerario missionario che accompagna la diocesi di Padova

«Dobbiamo spalancare le finestre, come a primavera». È questa la prospettiva che don Gaetano Borgo, direttore del centro missionario diocesano, suggerisce per presentare l’itinerario pastorale della quaresima che quest’anno comincia proprio col 1° marzo, primo mese della nuova stagione.

Tutte le parrocchie – e non solo chi è attivo nell’animazione missionaria – hanno a disposizione diversi strumenti e sussidi per tradurre in riflessioni e proposte il risvolto missionario dell’anno pastorale, che poi è la principale caratteristica dell’essere cristiani. «C’è bisogno di ossigenare un po’ tutto il nostro ambiente – continua don Gaetano – e abbiamo titolato il sussidio … la missione rigenera!, con la bella immagine di un germoglio, perché la missione è capace di rigenerare e far rinascere vita anche nei luoghi e nei cuori più freddi, intorpiditi e assetati, ci aiuta a ritrovare la gioia di essere cristiani e di appartenere a una comunità di discepoli perdonati. La missione – vissuta come incontro personale con Gesù e adesione al progetto del Regno – rigenera il cuore e la mente, risveglia consapevolezza e auspica uno stile di vita conforme alla prassi del vangelo».

La proposta preparata per le cinque settimane quaresimali suggerisce nuovi modi di porsi nel mondo attuale, a partire dai brani evangelici della domenica: dal racconto delle tentazioni arriva lo spunto per un nuovo modo di stare al mondo, dalla luminosità divina della trasfigurazione un nuovo modo di pensare Dio, dall’incontro tra Gesù e la Samaritana un nuovo modo di vivere tra la gente, dalla vicenda del cieco nato un nuovo modo di accendere la vita, dal racconto della risurrezione di Lazzaro un nuovo modo di essere credenti. Ci sono anche altri strumenti, aggiunge don Gaetano:

«Abbiamo aggiunto un video, disponibile sul canale Youtube del centro missionario, in cui molti nostri missionari laici e religiosi propongono una serie di riflessioni sul tema quaresimale, accompagnate dal commento del teologo don Andrea Toniolo. È uno strumento già molto utilizzato, apprezzato e diffuso in molte comunità e famiglie. Ci sono poi materiali più tradizionali come le cassettine salvadanaio per la solidarietà concreta, i cartoncini col decalogo missionario e quelli denominati “Cirenei della misericordia”: si tratta di un piccolo dono da condividere con gli ammalati e coloro che non possono muoversi e utilizzare i mezzi di comunicazione più moderni. Avvicinati dai parroci e dai parrocchiani, possono sostenere le missioni con la loro preghiera, portando come il cireneo evangelico il peso del dolore e offrirlo per il bene della chiesa».

La settimana della comunità (dal 1° al 7 marzo) darà il via alla quaresima in tutte le parrocchie proprio con la prospettiva delle rigenerazione che solo l’ottica missionaria può dare. Vale per le comunità e per ciascuno singolarmente, anche per sentirsi parte della chiesa universale, veramente cattolica, considerando che sono quasi 700 i missionari partiti dalle nostre comunità e arrivati in tutto il mondo: 161 in Africa, 146 in Italia, 78 in Europa, 61 in Asia, otto in Oceania.

«Il legame con le parrocchie di origine è molto forte – conclude don Gaetano Borgo – e anche il vescovo Claudio nei suoi recenti viaggi ha potuto toccare con mano la vivacità della azione missionaria e ciò che la missione può donarci; è uno scambio, noi facciamo qualcosa, ma stiamo ricevendo molto di più da quelli che definirei dei libri aperti».

Progetti missionari. Ecco le iniziative da sostenere. Nel 2016 aiuti per 80 mila euro 

Anche i missionari originari della diocesi di Padova hanno bisogno di aiuto per sostenere progetti di formazione e di promozione umana nelle realtà dove operano. Nel 2016 sono stati sostenuti progetti per un totale di quasi 80 mila euro in Sudamerica (doposcuola per ragazzi in Bolivia, formazione in Perù, Messico e Cile), Asia (casa famiglia e formazione catechisti in Thailandia, sostegno scuola materna in Georgia, centro di accoglienza profughi in Libano), Africa (forni rurali e mezzi di navigazione nelle Isole Salomone, formazione sanitaria in Mozambico, alfabetizzazione in Costa d’Avorio, centro profughi in Sud Africa), Europa (educazione alla diversità delle religioni in Albania). Lo scopo essenziale dei progetti missionari è fare partecipi i fedeli della diocesi di Padova in modo concreto di alcune realtà del mondo e soprattutto in quaresima, conoscendo meglio la missione.

È possibile, anche dall’Italia, provare la stessa con-passione di chi opera in loco, cioè a condividere gioie e dolori di altri fratelli e sorelle del mondo, decidendo di agire in spirito di solidarietà, tutt’altra cosa rispetto all’elemosina. Ecco i progetti che si possono sostenere in questa quaresima:

  • Brasile - Scuola primaria parrocchiale a Xerém (15 mila euro), borse di studio per adolescenti e giovani (7.200 euro), missione Rio Branco a Roraima dove i missionari possono arrivare solo due volte all’anno (10 mila euro). 
  • Ecuador - Doposcuola “Semilla de mostaza” (semi di senapa) alla parrocchia dell’Arbolito (8 mila euro), tre cappelle di bambù per gli incontri formativi e liturgici nella parrocchia Nuestra Señora del Perpetuo Socorro (3.500 euro). 
  • Thailandia - Sostegno dei catechisti della parrocchia di Chae Hom (600 euro l’anno per ciascun catechista), centro di ascolto e promozione umana a Li, nella parrocchia di Lamphun, estesa come le diocesi di Padova e Vicenza (2 mila euro). 
  • Kenya - Un pozzo per Mochongoi dove si formano centinaia di giovani (8 mila euro), una nuova postazione di anestesia per l’ospedale di North Kinangop (25 mila euro), attività formative al Saint Martin (5 mila euro). 
  • Padova - Borse di studio sostenute dalla nostra diocesi per 19 seminaristi e sacerdoti stranieri che frequentano corsi in Italia (700 euro al mese a persona).
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