Redentore in festa, per sentirsi comunità

Dal 29 settembre al 2 ottobre la parrocchia del Redentore di Monselice festeggia la Madonna del Rosario con la messa, la processione e tante iniziative adatte a tutte le età. Un'attenzione particolare è rivolta ai giovani, impegnati attivamente nell'iniziativa.

Redentore in festa, per sentirsi comunità

La parrocchia del Santissimo Redentore di Monselice organizza la "Festa della comunità", un'occasione per condividere le esperienze estive e allo stesso tempo inaugurare un nuovo anno pastorale all'insegna dell'incontro e della collaborazione.

Il fulcro dell'iniziativa, iniziata il 29 settembre, è la giornata di domenica 2 ottobre con la messa delle 10.30 e a seguire la processione mariana per le vie della città. A unire i parrocchiani, infatti, non è soltanto il desiderio di far festa insieme, ma anche la devozione alla Madonna del Rosario, la cui solennità ricorre il 7 ottobre.

Dopo la celebrazione, i parrocchiani sono invitati al pranzo comunitario all'interno del patronato per trascorrere qualche ora insieme consolidando, così, il senso di appartenenza alla comunità. Numerose altre iniziative sono previste per il pomeriggio: l'estrazione della lotteria, la mostra del libro e dei fossili e la gara di gimkana.

Per gli amanti dello spettacolo, invece, l'appuntamento da non perdere è quello della sera, alle 21, con I ciuciagaìne, una commedia brillante in dialetto veneto interpretata dalla compagnia teatrale di Montebello. Oltre a queste attività, è possibile visitare la mostra fotografica allestita all'interno del centro parrocchiale e dedicata alle esperienze vissute da giovani, bambini e ragazzi durante l'estate. I mesi estivi, infatti, sono stati un periodo molto intenso per la parrocchia del Redentore, che anche quest'anno ha organizzato un mese di grest a cui hanno partecipato circa 240 ragazzi.

«Il grest è una duplice risorsa per la nostra comunità – spiega il parroco don Damiano Santiglia – perché da un lato risponde alle esigenze educative e ricreative dei più piccoli e delle loro famiglie; dall'altro permette ai ragazzi delle superiori di condividere con i loro coetanei un'esperienza di fraternità e di servizio». Per far sì che i ragazzi per primi abbiano a cuore la propria comunità, lo stile adottato è quello di don Milani, con gli animatori più grandi che guidano i "colleghi" meno esperti nell'organizzazione delle attività.

Altre due tappe molto intense del cammino estivo sono state i campiscuola e la Gmg di Cracovia, a cui hanno partecipato una sessantina di giovani del vicariato di Monselice, con cui le comunità sperano di poter continuare una percorso di crescita spirituale. «Per rafforzare il senso di appartenenza e l'impegno concreto all'interno della parrocchia – afferma don Damiano – è necessario lavorare con i giovani, affidando loro un ruolo attivo all'interno delle proposte. Anche quest'anno, quindi, abbiamo deciso di coinvolgerli nella festa sia dal punto di vista operativo attraverso il servizio ai tavoli, sia dal punto di vista decisionale».

Maria Elena Pattaro

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