Riviera del Brenta. Al via il 19 la rassegna di Duc in altum

Cinque serate a Fossò per conoscere e capire meglio la figura del santo di Assisi e di papa Francesco, accomunati dal nome e da una scelta radicale e totalizzante di fede. Si comincia il 19 gennaio alle ore 21.

Riviera del Brenta. Al via il 19 la rassegna di Duc in altum

Fratello Francesco, un povero di Assisi e un vescovo di Roma”. Cinque serate alla scoperta di san Francesco d’Assisi e del papa che, otto secoli dopo, ne ha raccolto eredità e nome. Questo in sintesi è l’intendimento dell’associazione Duc in altum che propone, come già da qualche anno, un breve ciclo di incontri presso la sala del centro civico di Fossò.

Si comincia il 19 gennaio alle ore 21 con un duplice appuntamento: prima Marco Labbate recita il Cantico delle creature, a seguire Vincenzo Passerini si interroga sul tema “Francesco sposa madonna povertà - Povertà, morigeratezza e sostenibilità”.

Venerdì 2 febbraio don Francesco Ruggieri - insigne teologo e autore di numerosi testi sulla fede e la chiesa - dibatte in merito a questa fase di cambiamento per le comunità cristiane in un incontro dal titolo “Transizione nella chiesa - Sapete interpretare l’aspetto del cielo e non sapete distinguere il segno dei tempi?”.

«L’idea alla base di questi incontri - spiega don Sergio d’Adam, parroco della comunità di Arino che promuove l’iniziativa con le cooperative Il portico e Arino solidale - è sempre stata quella di coinvolgere i vicariati della Riviera del Brenta. Ogni anno proponiamo un ciclo d’incontri che si rivolge a quanti, giovani e meno giovani, desiderino arricchire il loro percorso di fede. Lo scorso anno, ad esempio, ci siamo interrogati sull’attualità della riforma luterana in occasione del suo cinquecentenario e quest’anno recuperiamo un altro anniversario importante, quello dei cinque secoli dalla bolla papale Ite vos, andate voi, con la quale venivano istituiti gli ordini francescani».

Gli incontri riprendono alle 21 di venerdì 16 febbraio con “Pace e bene - La pace è il bene degli altri?”, riflessioni a cura di don Bruno Bignami, teologo e sacerdote.

«Non è nostra intenzione occuparci del tema francescano sono da un punto di vista storico - chiarisce Giancarlo Baldan, fra gli organizzatori storici della rassegna - Vogliamo piuttosto offrire una visione in filigrana delle tematiche francescane, in modo che ci aiutino ad interpretare il presente. Le sfide della contemporaneità sono molteplici e dobbiamo capire che essere chiesa non è più un dato di fatto, dobbiamo interrogarci e capire finalmente e davvero cosa vuol dire essere nella chiesa e da questo trarre insegnamento. Non facciamo accademia, insomma, ma ci interessa proiettare la storia nel presente».

A chiudere la kermesse è invitato il vescovo metropolita di Benevento, mons. Felice Accrocca, il quale proporrà una serata dal titolo “Francesco, un radicale del vangelo - È possibile oggi vivere una dimensione evangelica impegnativa?”.

Vivere il vangelo interrogandosi sulle cose d’ogni giorno, guardando all'esperienza e alle scritture come a un metro per capire la cifra della realtà che ci circonda, è questo alla fine il grande insegnamento dell’esperienza intervicariale giunta ormai al suo diciottesimo anno. Duc in altum, prendi il largo, dove altum non è il mare sconosciuto, lontano da riva, ma le acque profonde. Andare in profondità delle cose, alla ricerca di una verità finalmente totale ispirata alla grande tradizione cristiana, ma con un linguaggio nuovo. Con la forma concreta delle testimonianze tangibili, del confronto con l’esperienza per capire la realtà di oggi.

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Parole chiave: Arino (3), Duc in altum (1), Francesco (65)