Sacerdoti e religiosi: se vi state trasferendo, ecco due proposte per voi

«Il momento del cambiamento è radicale nella vita di un religioso o di un presbitero. È come una pianta che viene sradicata quando è già robusta e piantata in un nuovo terreno». Così padre Giulio Cattozzo motiva la duplice proposta rivolta dai Santuari antoniani di Camposampiero (PD) a religiosi e sacerdoti in trasferimento. Tre momenti durante l'anno oppure uno spazio di 15 giorni nella seconda metà di agosto. Le iscriziuoni sono aperte.

Sacerdoti e religiosi: se vi state trasferendo, ecco due proposte per voi

Un doppio percorso di formazione pensato per i religiosi, le religiose e i presbiteri che devono affrontare il cambiamento da un incarico a uno nuovo: è la proposta, denominata “Mi regalo un sosta”, della casa di spiritualità dei Santuari antoniani di Camposampiero.

Due percorsi che si integrano e completano a vicenda, ma che possono anche essere seguiti singolarmente. Il primo, intitolato “Tre per tre” è suddiviso in tre momenti durante l’anno ciascuno di tre giornate, nelle quali si va ad approfondire la dimensione della propria umanità, del vivere la fede e la realizzazione di sé nel servizio che si è chiamati a svolgere. Una pausa per ritrovare la carica e affrontare con serenità e in armonia l’incarico.

Il secondo percorso invece, “Un tempo per me, in occasione del mio trasferimento”, è più complesso e prevede una formazione stanziale di 15 giorni, in programma dal 16 al 29 agosto.

«Il progetto nel suo insieme – spiega padre Giulio Cattozzo, coordinatore della proposta e relatore – nasce perché il momento del cambiamento è radicale nella vita di un religioso o di un presbitero. È come una pianta che viene sradicata quando è già robusta e piantata in un nuovo terreno, così la persona viene spostata da un ambiente affettivo e relazionale costruito alle volte da tempo. È un momento di crisi e di sintesi spirituale nel quale si inseriscono molti interrogativi: come vivere bene questo momento? Cosa si è concluso e quali valori rimangono per le esperienze future?».

Durante i quindici giorni i partecipanti si confrontano su tematiche legate alla fase del cambiamento guidati da padre Cattozzo, da suor Tiziana Merletti, francescana dei poveri, e da don Giuseppe Toffanello, presbitero della diocesi di Padova. Attraverso per lo più dinamiche di gruppo che prevedono sia relazioni frontali che lavori di condivisione, letture bibliche ed esperienziali, si parla del cambiamento negli aspetti fisici, esistenziali e spirituali, ma anche in relazione ai momenti culturali ed ecclesiali di questi anni. Inoltre vengono fornite indicazioni sul discernimento spirituale, spunti per un progetto personale di vita, come può essere di aiuto e di accompagnamento la preghiera e come investire sul futuro.

«La proposta più lunga – spiega il coordinatore – mette in primo piano l’importanza della sedimentazione delle emozioni e dei sentimenti che hanno bisogno di essere vissuti psicologicamente, spiritualmente, con la liturgia e anche in maniera comunitaria, all’interno di una fraternità. Il cambiamento non è un semplice trasloco di scatoloni, ma ci sono in gioco fortissime emozioni sia positive che negative. C’è la curiosità e la spinta verso il nuovo incarico, ma anche il dispiacere di lasciare un posto conosciuto».

Questo passaggio richiede fede, ma anche consapevolezza e senso della realtà. E richiede anche una pausa: un momento da dedicare a se stessi per ritrovare equilibrio fra la propria dimensione di religioso e presbitero e il servizio che si è chiamati a ricoprire. «I partecipanti – conclude padre Giulio Cattozzo – sono contenti di potersi aprire perché spesso non hanno la possibilità di farlo. Il colloquio fra religiosi, religiose e presbiteri che si instaura nel percorso di formazione arricchisce e aiuta a vivere con maggior distacco le proprie difficoltà. Inoltre i partecipanti provengono da esperienze diverse: dal parroco al missionario, chi vive bene il trasferimento e chi invece è “arrabbiato” o lo vive per obbedienza. Tante sfaccettature che arricchiscono il gruppo e il confronto».

Per maggiori informazioni sulla proposta: tel. 049-9303003 e segreteria@vedoilmiosignore.it

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: santuari (42), antoniani (4), proposte (7), sacerdoti (18), religiosi (24)