San Pietro di Stra è in festa per il patrono, guida sicura per l'oggi

«La festa del patrono serve a tutti noi quale stimolo, pur mantenendo pregi e difetti, per crescere nella comunione fraterna», racconta alla vigilia dell’inizio della tradizionale sagra di San Pietro di Stra il suo parroco, don Vittorino Fiorin. La sagra inizia venerdì 24 giugno per terminare mercoledì 29 con un ricco calendario di appuntamenti.

San Pietro di Stra è in festa per il patrono, guida sicura per l'oggi

«Dell’apostolo Pietro dai vangeli cogliamo tre atteggiamenti che sono propri dell’uomo comune: la laboriosità, la seriosità, non disgiunte dalla fragilità. Quest’ultima è di un attimo, come il fuoco di paglia, le altre sono costanti e costituiscono l’ossatura di una personalità tenace e di una comunità forte, giovanile. Unendo forze ed energie, entusiasmo e rispetto reciproco la comunità di San Pietro di Stra fa onore al suo santo patrono».

La sagra avrà inizio venerdì 24 giugno e terminerà mercoledì 29.
«Saranno sei giorni ricchi di eventi e con una novità importante – sottolinea Diego Tona, uno degli organizzatori – Da quest’anno infatti, nell’area vicino al campanile, sarà allestito uno spazio giovani con attività dedicate e un proprio stand gastronomico animato dalle associazioni del territorio. Come da tradizione, invece, nella piazza troverà posto il tendone con lo stand gastronomico e lo spazio per le serate danzanti. La nostra è una festa patronale che idealmente e materialmente vuole riunire le famiglie in un momento di gioia comune, anche attraverso una diversificazione dell’offerta per venire incontro ai gusti di tutti, senza dimenticare che attraverso le varie proposte, non ultima la ritrovata pesca di beneficenza, vogliamo sostenere le numerose iniziative di solidarietà che da sempre contraddistinguono la nostra comunità».
Ecco quindi che, se nei consueti spazi si terranno serate danzanti animate dai più noti complessi e cantanti di genere, e nel tradizionale stand gastronomico si potranno degustare i piatti tipici del territorio, nello spazio giovani si ballerà a tempo del Dj Volt, ci si potrà sfidare a squadre nel torneo di mini-paintball, nella sfida di taglio del tronco, nella gara di cucina “Pazzi per la griglia” e ci si potrà far deliziare dai menù decisamente originali della cucina messicana e americana.

Spazio e tempo per riscoprire il gusto di fare comunità
«Le sagre paesane, e le feste patronali, hanno quel sapore, buono e autentico, delle cose care che una comunità aspetta e poi, negli anni, non dimentica. Tutta la nostra comunità si ritrova, si rigenera, si aggrega, riunisce i pensieri e le esigenze comuni, si riconosce tra volti conosciuti e familiari, nel ricordo degli amici che mancano – racconta Caterina Cacciavillani, sindaco di Stra – non posso non rivolgermi ai giovani affinché non disperdano un patrimonio importante, che deve continuare a tramandarsi con sempre maggior entusiasmo. Il futuro di una comunità, come quella di San Pietro, non può prescindere dal conservare e valorizzare le proprie tradizioni».
Ed è proprio nelle piccole e grandi tradizioni che la comunità di San Pietro si ritrova più unita, come ad esempio nella celebrazione dell’eucaristia durante i giorni di sagra e nel consueto mercatino missionario che accompagnerà tutte le serate di festa.
«I nostri antenati scelsero quale patrono san Pietro per seguirne gli esempi, per calpestarne le orme, per averlo non solo come patrono ma anche più come guida sicura – conclude don Vittorino – Noi avvertiamo la presenza di un patrono nella misura in cui lo amiamo, gli crediamo, lo imitiamo. Perché è imitando una persona in tutte le sue virtù e qualità che sentiamo la sua presenza, la sua protezione».

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