Servire il territorio, a partire dal lavoro

In autunno nella canonica di Rovolon sarà attivo l’osservatorio voluto dalla pastorale sociale e del lavoro vicariale. «Vorremmo diventare un punto di riferimento a disposizione di tutte le realtà del mondo del lavoro della zona dei colli, ma non solo», spiega Loris Barbiero, referente vicariale per la pastorale sociale. Alla base dell’iniziativa, l’esperienza di Ali, Associazione liberi imprenditori.

Servire il territorio, a partire dal lavoro

Una vera e propria alleanza per il territorio fondata sull’attenzione al mondo del lavoro.
È ciò che sta nascendo nei vicariati di Teolo e Lozzo Atestino sui colli Euganei, che da tempo collaborano su vari fronti della pastorale. Il progetto si realizzerà in autunno, si configurerà come un osservatorio sulla realtà sociale e avrà la canonica di Rovolon (in queste settimane sono in atto piccoli lavori di ristrutturazione) come sede.
«Vorremmo diventare un punto di riferimento a disposizione di tutte le realtà del mondo del lavoro della zona dei colli, ma non solo – spiega Loris Barbiero, referente vicariale per la pastorale sociale – Il nostro obiettivo è generare momenti di dialogo e di comunione nei vari ambiti di cui si occupa la pastorale sociale ma soprattutto sulla problematiche che affliggono il lavoro. Sappiamo infatti come queste si ripercuotano sulla famiglie e sui figli: il lavoro è un bene che va riscoperto, grazie al quale ogni uomo ha la possibilità di esprimere il meglio di sé, i talenti che Dio ha messo dentro di noi».

Il nascituro osservatorio, che concretizzerà la lettura del territorio grazie allo strumento di ricerca “3D” messo a disposizione delle comunità da parte dell’ufficio diocesano di pastorale sociale, si innesta sull’esperienza iniziata dallo stesso Barbiero nel 2013 che prende il nome di Ali, Associazione liberi imprenditori.
Grazie alla sua esperienza imprenditoriale, con incarichi anche in organi rappresentativi della categoria, il referente vicariale ha maturato una convinzione chiara: «Chi opera nel mondo del lavoro oggi ha bisogno di uno spazio di condivisione, di un luogo in cui potersi raccontare in quanto imprenditore, dirigente, artigiano e anche operaio – spiega – Questa sensibilità deriva dai molti casi di amici e conoscenti, persone speciali che non hanno retto alle difficoltà in questo periodo storico di crisi. Chi si è tolto la vita lo ha fatto anche e soprattutto perché non ha avuto accanto qualcuno in grado di riaccendere la fiducia e la speranza nel futuro».

Attorno a Barbiero, dunque, da tre anni a questa parte si sono stretti circa 80 tra imprenditori, dirigenti e rappresentanti del mondo del lavoro provenienti anche dal capoluogo euganeo e dal Vicentino.
È iniziato in sordina un cammino di preghiera, attraverso veglie periodiche organizzate sul territorio, seguita da momenti di preghiera. Ma Ali è diventata nel tempo anche una rete solidale, concreta, grazie alla presenza di professionisti qualificati, in favore di chi si trova in situazione di bisogno e necessita di nuove opportunità di lavoro.

Con l’anno pastorale 2016-17 sarà quindi ufficializzata la collaborazione con l’ufficio di pastorale sociale, già benedetta dai vescovi Mattiazzo e Cipolla.
Due gli obiettivi di fondo: «Collaborando con i parroci dei vicariati – riprende Barbiero – vogliamo metterci a disposizione, in alcuni momenti prestabiliti, di tutti coloro che vivono problemi lavorativi nelle parrocchie e nei paesi».
Ma c’è una categoria che più di altre necessita di un sostegno importante: «Per i giovani abbiamo progetti ambiziosi che stiamo ancora mettendo a punto. Certamente all’inizio del 2017 saremo in grado di illustrarli: questa attenzione nasce dalla consapevolezza che chi come noi di Ali ha avuto la fortuna di accumulare un’esperienza di vita e di professionalità importante ha il dovere morale di metterla a disposizione per le nuove generazioni».

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