Sinodo dei giovani. Il primo incontro dei 158 delegati con il vescovo

Lo scorso 16 dicembre, a Vigonza, si è riunita per la prima volta l’assemblea sinodale, formata dai giovani scelti per rispondere alla domanda posta dal vescovo Claudio alla Gmg di Cracovia “Cosa vuole il Signore per la chiesa di Padova?” sulla base delle relazioni dei gruppi sinodali.

Sinodo dei giovani. Il primo incontro dei 158 delegati con il vescovo

I membri che compongono l’assemblea sono 158 (79 femmine e 79 maschi) e l’età media è di 26 anni. Questi giovani appartengono a 111 parrocchie della diocesi, mentre il resto proviene dai movimenti, dalle associazioni, dal seminario, dalle realtà diocesane della Caritas, delle missioni, della pastorale universitaria, insieme ad alcuni religiosi e presbiteri.

Il vescovo Claudio, durante l’incontro di formazione, ha sottolineato alcuni passaggi per vivere il discernimento, che non è solo un lavoro di sintesi: leggere con attenzione quanto è stato detto dai gruppi sinodali, riflettere sugli aspetti che emergono maggiormente e quelli lasciati tra le righe, assumere lo sguardo di Gesù e, infine, suggerire delle scelte concrete.

«C’è un presupposto per vivere quest’esperienza – ha specificato il vescovo – Pregate, prima di mettervi a lavorare sulle relazioni. Pregate la preghiera del Veni Creator, perché lo Spirito creatore crei anche il vostro cuore di discepoli, un cuore che ascolta la Parola di Dio» (il testo completo è su www.giovanipadova.it/primo-incontro-assemblea-sinodale).

Nei prossimi mesi l’azione di discernimento dell’assemblea sinodale si svilupperà in due fasi, che alterneranno il lavoro personale a quello di comunitario.

Per la prima fase i 158 membri dell’assemblea sono stati divisi in trentuno gruppi di 5 o 6 persone ciascuno. Ogni componente di queste piccole équipe ha ricevuto una parte delle relazioni dei gruppi sinodali da guardare personalmente, sottolineando ciò che emerge di rilevante e compilando una griglia divisa in nuclei tematici: vita, fede, comunità, futuro. In un secondo momento ogni gruppetto si ritroverà e condividerà il risultato di questa riflessione. Tutto il materiale frutto di questo primo discernimento sarà inviato all’ufficio della pastorale dei giovani che elaborerà un testo di riferimento.

Terminato questo periodo, inizierà la fase che porterà alle sessioni plenarie. Inizialmente il documento di riferimento sarà inviato a tutti i componenti dell’assemblea sinodale. Ciascuno, in un clima di preghiera, sulla base di quanto ha letto e considerato, proverà a scrivere una prima risposta alla domanda che il vescovo ha posto ai giovani a Cracovia, insieme ai passi del vangelo che trova più in sintonia con le riflessioni emerse. Questo materiale convoglierà nella prima sessione plenaria, il 24 marzo, dove verrà approfondita la domanda “Che cosa vuole il Signore per la chiesa di Padova?” attraverso la metodologia dell’Open space technology e il risultato sarà affiancato al testo di riferimento. Nella seconda sessione plenaria, il 20-21 aprile, saranno individuate quattro o cinque priorità, cercando di concretizzare alcune proposte per il futuro. Nell’ultima sessione, il 5 maggio, il lavoro, sistemato e riformulato dall’ufficio di pastorale dei giovani, verrà presentato definitivamente per la votazione finale.

Durante la veglia di Pentecoste, il 19 maggio, verrà affidato al vescovo l’esito del Sinodo dei giovani. Dopo l’estate, alla luce dei risultati coordinati dall’ufficio diocesano di pastorale dei giovani, giovani, parroci e componenti dei consigli pastorali delle comunità o delle zone prenderanno in mano le relazioni per compiere un analogo percorso di discernimento.

 Info: www.giovanipadova.it

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