Taggì di Sotto in festa per l'antica sagra della maternità di Maria

Dal 30 settembre al 2 ottobre la parrocchia di San Nicola di Taggì di sotto ricorda la maternità di Maria: un'antica tradizione recuperata da alcuni anni per valorizzare la memoria storica e dare avvio in maniera festosa all'anno pastorale. Perno della festa la marcia Laudato si che si tiene domenica mattina.

Taggì di Sotto in festa per l'antica sagra della maternità di Maria

Dal 30 settembre al 2 ottobre la parrocchia di san Nicola di Taggì di sotto ricorda la maternità di Maria.
«Un tempo si festeggiava la seconda domenica di ottobre – precisa don Paolo Pegoraro, il parroco – poi con il rinnovo della liturgia si è passati al primo gennaio. Nella memoria storica però è sempre rimasta la festa in ottobre. Abbiamo quindi pensato di dare valore alla tradizione riproponendo questa sagra che si sviluppa in due fasi: una più conviviale e di divertimento, la prima domenica di ottobre, e una invece più liturgica, il 9, che dà avvio all'anno pastorale e all'attività dei catechisti».

Perno della sagra è la domenica e in particolare la marcia non competitiva “Laudato si”, giunta quest'anno alla quarta edizione e che si snoda su percorsi di 5, 8, 13, 20 chilometri su strade di campagna, con partenza e arrivo in chiesa e tappa in un'azienda agricola e caseificio della zona. In mattinata ci sono anche 15 banchetti di prodotti locali a km zero e sfilata di cavalli e pony dell'associazione La stalla del sorriso.

«La marcia, ma anche tutta la giornata – precisa don Pegoraro – è una valorizzazione del nostro territorio, ma anche un richiamo al cantico di san Francesco e all'enciclica di papa Francesco. Vogliamo puntare l'attenzione sulla natura e il rispetto nei suoi confronti, sui valori che ci trasmette a partire da quella locale, valorizzandone i piccoli aspetti e diffondendo anche una cultura del genuino con i prodotti a chilometro zero. È una giornata per stare insieme, ammirare ed apprezzare la natura che ci circonda e avviare in maniera festosa le attività dell'anno pastorale. Insieme poi avremo la possibilità di gustare il famoso bue allo spiedo, che viene cucinato già dal sabato sera».

Quest'anno viene proposta anche una novità per i ragazzi di terza media: come unità pastorale, infatti, si è deciso di celebrare il sacramento della cresima nelle prime domeniche di ottobre per proseguire poi con un percorso mistagogico che affronterà tre aspetti, quello liturgico, la formazione e la carità in maniera esperienziale.
«Cercheremo di entrare in contatto – conclude il parroco – con realtà ed esperienze diverse. Ad esempio vorremmo trascorrere una notte in un rifugio per cogliere la bellezza della natura e toccare con mano la creazione di Dio oppure fare esperienze di volontariato con i disabili e poi concludere il campo scuola a Roma. Cammineremo come unità pastorale ma anche come singola parrocchia, convinti comunque che l'esperienza diretta sia l'insegnamento migliore».

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