Teresianum e Mons. Liviero: due scuole Insieme per crescere

Nasce la collaborazione tra i due istituti padovani adiacenti a Prato della valle, che insieme accolgono ogni giorno 300 alunni grazie al lavoro di 34 insegnanti e 16 ausiliari e amministrativi. Un percorso tutto da compiere che però ha già visto il lancio della nuova rete educativa Insieme per crescere, sostenuta da Fidae nazionale e dall'ufficio pastorale dell'educazione e della scuola della diocesi di Padova.

Teresianum e Mons. Liviero: due scuole Insieme per crescere

Nasce Insieme per crescere, una rete educativa tra due scuole cattoliche paritarie, il Teresianum e l’Opera mons. Liviero, entrambe a pochi passi da Prato della Valle a Padova, e per questo il logo scelto vede il Prato della Valle stilizzato, contornato dal nome delle due scuole, attraversato da una croce e la denominazione “Insieme per crescere”.

Le due realtà, afferenti alla stessa porzione di territorio cittadino che ha nel Prato della Valle il suo cuore, hanno iniziato una collaborazione di rete per ripensare il loro servizio educativo ultra-decennale, condividendo la medesima mission di scuola cattolica e desiderando sempre più consolidare i rapporti con la comunità ecclesiale diocesana e la comunità civile e qualificare, secondo quanto richiesto dall’attuale normativa scolastica, la loro proposta formativa.

Il lavoro di rete coinvolgerà gli studenti (300 in totale), le loro famiglie e il personale delle due scuole (34 insegnanti e 16 ausiliari e amministrativi); mira ad approfondire i tratti salienti dell’identità di ciascuna realtà, favorendo al contempo nuove prospettive di impegno condiviso. L’esperienza, che risponde al lavoro di riqualificazione della presenza delle proposte educative cattoliche promosso dalla diocesi, sarà accompagnato dal sostegno della Fidae nazionale e dall’ufficio diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola.

Già sono stati inseriti nei rispettivi calendari delle due scuole alcuni appuntamenti comuni rivolti a studenti e genitori e presto si avvieranno anche percorsi condivisi di formazione del personale docente. L’Istituto Teresianum è un centro educativo gestito dalla Compagnia di santa Teresa di Gesù, fondata nel 1876 da sant’Enrico d’Ossò (1840-1896), sacerdote ed educatore canonizzato da Giovanni Paolo II a Madrid il 16 giugno 1993. Opera dal 1947 a Padova con l’istituzione prima di un collegio universitario, poi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. È ospitato in uno storico palazzo del Cinquecento, che si affaccia su corso Vittorio Emmanuele II, a pochi passi dal Prato della Valle, a Padova. Ospita circa 180 allievi frequentanti la scuola dell’infanzia, la primaria e le medie, seguiti da 22 insegnanti e da altre 12 persone tra religiosi e laici.

La scuola Opera Mons. Liviero sorge “all’ombra delle cupole del Santo”, anch’essa a pochi passi dal Prato della Valle. La denominazione le deriva dal beato Carlo Liviero, sacerdote padovano, vescovo di Città di Castello, fondatore nel 1916 delle suore Piccole ancelle del Sacro Cuore che gestiscono la scuola, coordinando 12 insegnanti e 4 ausiliari. Sorta nel 1954, presenta un carattere molto familiare grazie anche alla semplicità, sobrietà e “vivacità” di colori che caratterizzano gli ambienti frequentati ogni giorno da circa 120 alunni tra infanzia e primaria.

«Le premesse ci sono tutte per intraprendere un bel cammino di collaborazione che potrà condurre a mete inedite e inaspettate» dice Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae, che segue da vicino questi primi passi della rete. Soddisfatto il direttore dell’ufficio diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola, don Lorenzo Celi, il quale auspica che

«quanto si propongono di realizzare nel tempo, a piccoli passi, queste due scuole cattoliche possa essere imitato anche da altre, specialmente nel territorio cittadino».

Entusiasti anche i rappresentanti dei genitori e le coordinatrici delle due realtà educative: «Intravvediamo un bel percorso da compiere insieme: è tutto da costruire, ma le basi ci sono. Laddove c’è il desiderio di conoscersi e la disponibilità a rispettare, anzi a valorizzare, il buono e il bello di ciascuno dei soggetti coinvolti, non può che esserci futuro» dice Gianluigi Naletto, presidente del consiglio d’istituto della Mons. Liviero e suor Maria Orlandini coordinatrice del Teresianum, sottolinea «l’importanza di avere il coraggio di ripensare alla propria storia e al proprio carisma, per non rimanere ancorati a un passato seppur glorioso, ma cercando di scorgere nuove forme per tradurre il carisma in risposte adeguate ai bisogni educativi di oggi».

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