Torna Openfield, per un'economia a misura d'uomo

Fra spread alle stelle e declassamenti da parte delle agenzie di rating, sforamenti deficit-Pil, Def e spending review i non addetti ai lavori si sentono spesso un po’ disorientati: la crisi ha riportato prepotentemente l’economia al centro delle cronache, ma spesso, nonostante la sua influenza nella vita quotidiana di tutti, risulta ancora “materia oscura”, difficile da comprendere.
Dall’esigenza di “riappropriarsi” dei suoi meccanismi è nata la scelta di dedicare l’appuntamento di Openfield 2014 – in programma sabato 8 novembre a partire dalle 9.45 presso l’aula magna della Facoltà teologica del Triveneto in via Seminario 7 – al tema “Economia casa nostra, appunti per una cultura economica popolare”.
L’appuntamento – promosso dalla Scuola di formazione all’impegno sociale e politico (Fisp), dalla fondazione Lanza, da Ac, Acli, Agesci, Csi e Noi associazione – rappresenta anche il momento inaugurale della Fisp.

«Il convegno di quest’anno – spiega don Marco Cagol, delegato diocesano per la pastorale sociale e del lavoro – sarà l’occasione per riflettere sulla necessità che cresca una cultura economica condivisa e “popolare”, affinché venga colmato il divario tra chi conosce i grandi meccanismi economici e chi non ne sa nulla e tuttavia vive in questo tempo dove tali meccanismi hanno una grande influenza sulla vita quotidiana di tutti, e perfino sulla politica. Sarà anche l’occasione per approfondire e “discernere” i criteri di fondo per una economia per il bene comune».
Dopo gli interventi introduttivi del vescovo, mons. Antonio Mattiazzo, e della direttrice della Fisp Francesca Schiano, è in programma un dialogo a tre voci che vedrà come ospiti Luigino Bruni, professore ordinario di economia aziendale alla Lumsa di Roma e coordinatore della commissione internazionale di Economia di comunione; Lorenzo Biagi, segretario generale della fondazione Lanza e docente di metafisica e teodicea allo studio teologico di Treviso-Vittorio Veneto; Paolo Foglizzo della redazione della rivista dei gesuiti Aggiornamenti sociali.
Alle 14.30, dopo il buffet, è in programma la testimonianza di imprese del territorio che, in settori diversi, presentano profili innovativi sia nell’organizzazione e partecipazione, sia nella produzione: la cooperativa Tesori di San Giorgio in Bosco, l’impresa del settore arredamento di Ponte San Nicolò Unicaabitare, il marchio veronese di “moda etica” Progetto Quid, oltre ad alcune imprese aderenti a Coldiretti.
Per informazioni e adesioni: www.acpadova.it o www.pastoralesociale.diocesipadova.it