Vescovo Renato, «Odora della tua terra, di Cristo e del tuo gregge»

Gli auguri del vescovo Giampiero Gloder all'amico e compagno di un lungo percorso iniziato in seminario minore, don Renato Marangoni. E ancora i ricordi di quanti hanno condiviso con lui l'impegno nel mondo dei collegi universitari, nella pastorale familiare, negli organismi di comunione.

In allegato alla Difesa del 10 aprile un inserto speciale di 4 pagine con ricordi, testimonianze, ringraziamenti della chiesa di Padova al nuovo vescovo Renato. 

Domenica pomeriggio segui l'ordinazione in diretta sul nostro sito.

Vescovo Renato, «Odora della tua terra, di Cristo e del tuo gregge»

Proprio alcuni giorni fa, andando in auto a trovare una famiglia nella periferia di Roma, a Trigoria, nella campagna romana, stavo pensando a che cosa avrei potuto scrivere sulla nomina episcopale di don Renato, a che cosa avrei potuto augurargli. 

Mi veniva in mente il lungo cammino percorso insieme, dall’ottobre del 1968 quando siamo entrati in seminario in prima media a Thiene, agli anni del minore a Tencarola, a quelli del seminario maggiore, all’ordinazione sacerdotale, ai primi anni di pastorale nello stesso vicariato della Cattedrale, don Renato al Carmine e io a Santa Croce, agli anni di Roma frequentando insieme molti corsi alla “Gregoriana”, fino ai vari incontri e alle animate discussioni di questi anni; ripensavo al legame di amicizia costruito in tutto questo tempo, alla profonda comunione che ci dona l’essere confratelli nel presbiterato e, tra poco, anche nell’episcopato.
E mentre pensavo, poco prima di arrivare dagli amici, ho visto un gregge che stava riposando tranquillo sul prato accanto alla strada e mi è venuto in mente quanto dice papa Francesco circa i pastori che devono avere l’odore delle pecore. Ho pensato, allora, a questa parola “odore”.

Caro don Renato, ti auguro di mantenere l’“odore della tua terra”, di portare, nel tuo servizio alla chiesa di Belluno-Feltre, i tanti volti, le amicizie, le esperienze che hanno “colorato” il tuo cammino nella chiesa di Padova, che hanno formato il tuo volto di discepolo del vangelo e che costituiscono le tue radici umane e cristiane.

Ti auguro poi di saper comunicare sempre l’“odore di Cristo”, non tanto perché sai molto di Lui, ma perché sei “impregnato” di Lui.
Il dono dell’episcopato fa sentire ancora di più la responsabilità di portare Cristo e portare a Cristo, attraverso la testimonianza di vita, in modo che chi ci ascolta e ci vede – come ricorda papa Francesco – possa leggere nelle nostre azioni ciò che ascolta dalla nostra bocca e ringrazi il Signore.

Ti auguro, infine, di avere l’“odore del tuo gregge”, di essere “in mezzo” alla porzione del popolo di Dio di Belluno-Feltre che sei chiamato a servire, indicandole il cammino da percorrere, fasciando le sue ferite con l’olio della misericordia e valorizzando con gioia le sue ricchezze, ascoltando ciò che lo Spirito santo ti dice anche attraverso la fede della tua gente.

Caro don Renato, questo è il mio augurio nell’iniziare il tuo nuovo servizio, che tu possa sperimentare sempre «la gioia missionaria di condividere la vita con il popolo fedele a Dio, cercando di accendere il fuoco nel cuore del mondo» (Francesco, Evangelii Gaudium, 271). Buon cammino!

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