2018: gli anniversari per l'Università di Padova

Dalla logica parva agli arieti magnetici: nel 2018 il ricordo di docenti di astronomia, medicina, fisica, letteratura dell'Università di Padova.

2018: gli anniversari per l'Università di Padova

L’università

Non si può prescindere, in una carrellata di anniversari del 2018, da quelli caduti sotto l’egida dell’ateneo padovano, da quasi ottocento anni recettore di personalità insigni a livello veneto, nazionale ed europeo. Procedendo in ordine grossolanamente cronologico bisogna partire dal 650° anniversario della nascita di Paolo Nicoletti, filosofo e logico udinese noto con il nome di Paolo Veneto, degli Eremitani di Venezia, studente a Padova e dottorato a Oxford nel 1405. Nel 1413 divenne ambasciatore veneto presso la corte polacca e nel 1426 partecipò alla commissione che doveva giudicare l’ortodossia del pensiero di Bernardino da Siena. Il suo manualetto Logica parva ebbe grande diffusione nel medioevo.

Al 1418 risale la morte di Ludovico Cortusi, giurista, studente a Padova e Bologna, docente di diritto canonico e poi civile a Padova. Fu anche attivo alla corte dei Carraresi, Nel testamento del 1412 prescrisse che il suo funerale fosse accompagnato da musiche allegre e da un corteo di donzelle festanti. Fu autore di varie opere, andate perdute.

A questo punto bisogna fare un salto di 150 anni per arrivare, nel 1568, alla data della morte di Vittore Trincavelli (nella foto), medico, filosofo e filologo veneziano. Un secolo dopo, nel 1668 è nato Domenico Lazzarini, sacerdote maceratese chiamato a insegnare eloquenza greca e latina a Padova nel 1711. Avversario dei metodi didattici dei gesuiti, sostenne l’importanza dello studio dei classici greci e latini mediante la lettura diretta degli autori. Fu studioso di Dante e Petrarca, nonché autore di poesie, epistole e orazioni, andate in gran parte perdute.

Nel 1768 nacque Salvatore Dal Negro, sacerdote veneziano appassionato di fisica sperimentale, discepolo di Simone Stratico che lo volle come aiutante. Divenuto professore nel 1806 fu direttore della facoltà filosofica e rettore. Sono ricordate le sue ricerche sull’ariete idraulico e l’invenzione di un apparecchio per la misura di tempi molto brevi, da lui battezzato oligocronometro, che perfezionò utilizzandolo per misurare la velocità iniziale dei proiettili. Aveva la passione per l’elettricità tanto che la sua prima opera a stampa è dedicata ai generatori elettrostatici. Studiò a lungo la pila inventata nel 1800 da Alessandro Volta e negli anni Trenta sviluppò degli “arieti magnetici” che possono essere considerati tra i primissimi motori elettrici funzionanti.

Nello stesso anno è nato il medico chirurgo Cesare Ruggieri che dopo una lunga esperienza in Spagna, Francia, Inghilterra, Venezia (dove fu delegato generale al pubblico innesto del vajolo vaccino) nel 1815 divenne professore di clinica chirurgica e istituzioni chirurgiche a Padova. Tradusse dal francese il Dizionario enciclopedico di chirurgia accresciuto con molte note pratiche.

Nel 1868 morì il fisico Luigi Magrini, assistente di Dal Negro, inventore di un motore elettromagnetico e di un particolare tipo di telegrafo sperimentato nel liceo veneziano. Nella stessa data nacquero lo storico della letteratura Francesco Flamini e il pedagogista Giovanni Marchesini. Quest’ultimo, pur essendo un discepolo del positivista Roberto Ardigò, sviluppò un personale percorso di ricerca filosofico e pedagogico che lo portò a elaborare una posizione che definì “positivismo idealistico”.

E veniamo ai tempi recenti. nel 1968, cinquant’anni fa, sono scomparsi: lo storico della letteratura Natale Busetto, studioso di Dante, Manzoni e Carducci; il matematico Ugo Morin, uno dei maggiori cultori italiani di algebra astratta; il filosofo Umberto Antonio Padovani che si ispirò alla metafisica classica come integrazione tra aristotelismo e tomismo; il glottologo e critico letterario Aron Iona Benvenuto Terracini; il filosofo Erminio Troilo.

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