Cassola, il restauro della chiesa suggella i 250 anni

La parrocchia di San Marco evangelista di Cassola (Vi) celebra il suo 250° anniversario con i lavori di restauro e risanamento conservativo della chiesa parrocchiale e del campanile. Particolare attenzione sarà riservata ai pregevoli dipinti del soffitto e al restauro dell’organo ottocentesco del maestro Giacobbi Maggiotto.

Cassola, il restauro della chiesa suggella i 250 anni

Il progetto dei lavori è stato affidato allo studio di architettura Bontorin-Torelli di Bassano del Grappa.
Grande attenzione è stata prestata alla fase conoscitiva di analisi della preesistenza, con la raccolta di una serie di dati storici, geometrici, artistici e chimici che hanno permesso di comprendere storia e caratteri architettonico-costruttivi del manufatto. Questa fase preliminare è stata utile anche per interpretate le tracce materiali presenti sull’edificio (segni di degrado, fessurazioni, ecc.) e ipotizzare quali siano stati i fattori che hanno portato all’ammaloramento della chiesa; le analisi chimico-fisiche hanno evidenziato l’effettiva composizione dei materiali e il loro stato di conservazione.

Fondamentale è stata la valutazione, attraverso analisi in situ e simulazioni digitali, del comportamento sismico della struttura, per capire quale fosse il suo grado di vulnerabilità nell’eventualità di un terremoto: è emerso che purtroppo le murature in ciottoli e mattoni si trovano in una situazione preoccupante e tale da richiedere urgenti interventi di miglioramento.

L’intervento di restauro e risanamento conservativo, i cui lavori sono da poco iniziati, ha preso avvio quindi dal miglioramento sismico dell’edificio; in un secondo tempo proseguirà con la valorizzazione e conservazione dell’architettura e delle opere in essa contenute. 

«Questo lungo lavoro, ormai necessario – spiega l’architetto Serge Bontorin – permetterà alla chiesa di Cassola di conservare tutti i tratti e i simboli che la contraddistinguono. Il processo di restauro mira alla conservazione dei valori artistici e religiosi garantendo una migliore salubrità e interventi progettati per essere compatibili con la preesistenza».

Attraverso interventi di cucitura con elementi metallici inseriti nei setti murari più sollecitati e un sistema di tiranti in acciaio, si aumenteranno notevolmente le caratteristiche di resistenza e di assorbimento dell’azione sismica.
La pavimentazione sarà riposata su un fondo formato da pietre di dimensione variabile, tale da consentire un’aerazione a livello delle fondazioni, prevenendo l’insorgere di problemi dovuti all’umidità di risalita che lentamente sta degradando murature e opere marmoree.
Si provvederà quindi alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento ad aria forzata, economicamente insostenibile e dannoso per le opere d’arte, con uno a pavimento radiante installato al di sotto delle lastre in pietra originarie.

La fase successiva prevede il restauro delle superfici e delle opere artistiche nelle quali si sono riscontrati fenomeni di distacco, microfessurazioni e depositi di particelle. Dopo un preventivo consolidamento degli affreschi, le superfici verranno ripulite dal deposito superficiale di polvere e nerofumo delle candele, rimettendo in luce i dettagli e i colori originari dei lavori soffittali di Giambattista Canal (1824) e Orlando Sorgato (1962).
Particolare attenzione sarà riservata al restauro dell’organo ottocentesco del maestro Giacobbi Maggiotto, affidato a una ditta specializzata.

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