Con Gianni il greco il Settembre Santosvaldino è "festa a tema"

"Codice a barre" è il titolo che dà lo spunto alla riflessione legata al Settembre Santosvaldino. L'idea è venuta a Gianni Antoniadis, meglio conosciuto come Gianni il greco, e "direttore artistico" della sagra ormai da tempo.

Con Gianni il greco il Settembre Santosvaldino è "festa a tema"

Il Settembre Santosvaldino è una sorta di “festa a tema” ogni anno diversa. Il programma, in realtà, è quello tipico di ogni sagra; a rinnovarsi a ogni edizione sono le coreografie e il materiale informativo. L'obiettivo, infatti, non è offrire un intrattenimento “esotico” ma stimolare la riflessione su un determinato aspetto della vita, senza appesantire l'atmosfera leggera e conviviale.

Se il Settembre riesce sempre a proporsi in maniera originale, il merito è del suo “direttore artistico” Gianni Antoniadis. Conosciuto da tutti come “Gianni il greco”, è un parrocchiano di lunga data, di origine ellenica, talmente ben integrato da essere anche responsabile della più padovana delle mansioni culinarie: la cottura della polenta.

L'idea per il logo e il tema guida di quest'anno gli è però balenata in una situazione assai meno piacevole: «Lo scorso inverno – racconta – ero ricoverato in ospedale e l'unica cosa che mi faceva compagnia era il braccialetto con il codice a barre. “Ormai siamo proprio merce, come al supermercato!” osservò un'infermiera a proposito di tale oggetto. Ma io le risposi che quel codice poteva anche esprimere cose positive».

Nelle loro diverse declinazioni, le barre trasfigurate dalla fantasia di Antoniadis diventano ora steli di papaveri, simbolo di primavera e gioventù, ora sostegno di foglie dai caldi colori autunnali, richiamo a un'età più matura. Queste e altre varianti verranno riprodotte su grandi cartelloni dislocati nei vari angoli della sagra.

A loro volta, i giovani autori del volantino della manifestazione hanno esorcizzato con ironia lo spettro della mercificazione che si associa al codice a barre. La prima facciata, infatti, riproduce uno scontrino fiscale che elenca tutti i prodotti messi nel “carrello” della festa: cucina, capannone, stand dei giochi e via dicendo. Il loro valore non è ovviamente espresso in euro ma in termini di cooperazione, compagnia, divertimento e degli altri elementi che rendono il Settembre Santosvaldino un appuntamento prezioso e molto atteso. Quest'anno in maniera particolare perché – fuor di metafora – farsi fare uno scontrino in zona è diventato sempre più difficile a causa della scomparsa di diversi negozi storici. In piena estate è rimasto chiuso un mese perfino il supermercato, creando non poco allarme e sconcerto specie tra gli anziani. Al punto da spingerne qualcuno a “minacciare” gli organizzatori della sagra nella malaugurata ipotesi che non si facesse più nemmeno il Settembre, tassello fondamentale dell'anima del quartiere.  

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