"Dinosauri. Giganti dall'Argentina", solo cinque ricostruzioni ma tanti eventi collaterali

Fino a fine febbraio, al San Gaetano c'è la mostra Dinosauri. Giganti dall'Argentina che propone le ricostruzioni di cinque animali preistorici e alcuni reperti fossili di tre periodi geologici differenti. Ricca la sezione di eventi collaterali proposti.

"Dinosauri. Giganti dall'Argentina", solo cinque ricostruzioni ma tanti eventi collaterali

Mastodontica.
Non ci sono altri aggettivi per definire l'enorme ricostruzione in resina che attraversa diagonalmente il chiostro vetrato del centro culturale Altinate San Gaetano e che riproduce lo scheletro della lucertola argentina, l'Argentinosaurus huinculensis risalente al Cretaceo e che poteva raggiungere i 38 metri di lunghezza.

Dinosauri. Giganti dall'Argentina è la mostra scientifica, promossa e prodotta dal comune di Padova e ideata da 24 Ore cultura del gruppo Sole 24 ore e Contemporanea Progetti Cubo, allestita al San Gaetano fino al 26 febbraio, che propone cinque ricostruzioni di dinosauri in un percorso espositivo che attraversa i tre periodi in cui è suddiviso il Mesozoico: il Triassico (da 250 milioni fino a 200 milioni di anni fa), il Giurassico (da 200 a 145 milioni di anni fa) e il Cretaceo (da 145 a 65 milioni di anni fa).
L'Argentina, grazie alle sue condizioni climatiche e ambientali, possiede il parco geologico migliore al mondo: in prossimità delle Ande sono state rinvenute addirittura pietre del Mesozoico e le province di San Juan e La Rioja sono particolarmente adatte per la ricerca di resti di dinosauri fra i più antichi risalenti al Triassico. In Patagonia sono stati ritrovati gli esemplari più grandi e insoliti del Giurassico e del Cretaceo. Ecco perché a Padova sono stati portati alcuni tra gli esemplari più antichi al mondo.

Pur non essendo neppure lontanamente simile al museo di storia naturale di Londra, l'esposizione al San Gaetano non può non catturare l'interesse di bambini e ragazzi e la loro passione per gli estinti animali preistorici, che è divampata negli ultimi decenni soprattutto grazie al mondo del cinema (Jurassic park, Una notte al museo, L'era glaciale 3. L'alba dei dinosauri, A spasso con i dinosauri...).
Ma c'è da dire che la vera occasione di divulgazione scientifica la offre la collaborazione con il dipartimento di geoscienze dell'università che, per tutta la durata dell'evento, organizza un ciclo di conferenze condotte dai docenti e ricercatori padovani e aperte al pubblico il mercoledì alle 18, per approfondire alcuni argomenti di carattere geologico e paleontologico che svelano curiosità sui dinosauri, ma soprattutto sul periodo Mesozoico in Veneto e in Europa. La prossima data è il 26 ottobre con Guido Roghi dell'istituto di geoscienze e georisorse di Padova sull'alimentazione dei dinosauri e le piante del Mesozoico. Inoltre, la visita alla mostra sui dinosauri dà la possibilità di abbinare anche quella al museo di geologia e paleontologia veneta, un vero e proprio tesoro nascosto conservato a palazzo Cavalli alle Porte Contarine e raramente aperto al pubblico.

Per attirare i visitatori è stato approntato un programma di eventi collaterali che uniscono la visita a ben altro, come una rassegna cinematografica di sette pellicole a tema che partirà domenica 30 ottobre; caccia al tesoro in notturna con favole e storie all'ombra dei dinosauri; “Bingodino”, evoluzione della classica tombola per presentare durante il gioco i reperti ai bambini. E poi, ancora, il compleanno giurassico, l'aperitivo dino, la cena in mostra... Tante, forse anche troppe occasioni commerciali per riempire un contenitore abbagliante, ma un tantino vuoto. Informazioni e prenotazioni: 049-2010010 oppure dinosauripadova.it

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