I secoli d'oro di Padova al centro dei Notturni d'arte 2017

Tra il Trecento carrarese e i fasti del Rinascimento è il periodo artistico più fulgido della città di Padova lungo i secoli: le visite e gli spettacoli dei Notturni d'arte si concentrano qui ad agosto.

I secoli d'oro di Padova al centro dei Notturni d'arte 2017

La fetta più sostanziosa dei Notturni d'arte padovani dell'estate 2017 è ovviamente dedicata ai “secoli d’oro” della città, tra il Trecento carrarese e i fasti del Rinascimento.

Il 2 e il 4 agosto si dà spazio a due protagonisti degli anni d’oro della signoria, che in qualche momento sembrò in grado di rivaleggiare con Venezia per il dominio della Terraferma. Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco il Vecchio da Carrara, «sapientissima ac religiosissima foemina» guiderà la visita di mercoledì 2 (ore 20.45) al Battistero della Cattedrale, che lei concepì come mausoleo della famiglia e volle affrescato da Giusto de’ Menabuoi.

Fina è ritratta in varie scene, anche nei Miracoli di Gesù con il marito, Francesco Petrarca e la sorella Anna, che fu badessa del monastero di San Benedetto Vecchio. Petrarca torna in scena venerdì 4 con la visita guidata alla casa di Arquà animata da “Passi d’Arquà”, performance danzata sulla via del Petrarca di e con Sandra Zabeo e Simona Lisi.

L’8 agosto alle 18 un altro capitolo della storia carrarese viene narrato nella casa della Rampa e nella reggia carrarese.
Sabato 19 sarà la volta della Specola, del castello carrarese e dell’oratorio di San Michele riaperto dopo un recente intervento di riqualificazione che permette una migliore lettura degli affreschi eseguiti da Jacopo da Verona, in cui è possibile scorgere i ritratti degli ultimi principi della signoria.

Tramontato il dominio del Carro, giunge quello del Leone, dopo il 1405. A questo periodo fa riferimento l’ospedale San Francesco, ora sede del Musme (museo della medicina), visitabile “nei suoi segreti” martedì 1° agosto alle 21.

Mercoledì 9 alle 18 verranno posti all’attenzione dei padovani un’opera e un autore poco noti: la cappella Nodari a palazzo Moroni, decorata dai pittori Domenico Campagnola e Pietro Damini, e Sicco Rizzi Polenton, notaio al servizio dei Carraresi, umanista e letterato che nel 1419 diede alla luce la sua opera più celebre, la commedia Catinia, grazie alla quale è considerato il fondatore del moderno teatro comico italiano. Alcuni brani dell’opera saranno letti dall’attore Silvio Barbiero.
Alle 20.30 nella sala della Ragione l’attenzione si appunterà sul celebre cavallo ligneo utilizzato nel 1466 per una maestosa festa con sfilata a tema mitologico in piazza dei Signori. Lo spettacolo di teatro danza acrobatica che accompagna la visita è a cura della compagnia Sinakt.

E siamo al Cinquecento

La serata di martedì 22 agosto prevede alle 20.45 la visita guidata al centro culturale Altinate San Gaetano e alla chiesa di San Gaetano, per ricostruire quanto rimane dell’ex convento dei Teatini progettato da Vincenzo Scamozzi nel 1581. L’associazione Carichi Sospesi leggerà testi di Pietro Bembo, che in via Altinate aveva il suo palazzo, con l’accompagnamento musicale di Yuri Argentino al sax e Andrea Vedovato alla chitarra.

Martedì 29 alle 20.45, in vescovado, l’attenzione si sposta su un personaggio che diede grande impulso alla vita pastorale della città, il vescovo Pietro Barozzi, uomo colto e dai molteplici interessi umanistici, collezionista di manoscritti e incunaboli miniati ancora conservati nella Capitolare, committente del salone dei Vescovi affrescato all’inizio del Cinquecento da Bartolomeo Montagna.
Venerdì 25 a palazzo Cavalli, ora sede dei musei scientifici universitari, viene ricordato un famoso “giallo d’epoca” avvenuto nel 1585 quando in queste sale furono uccisi Vittoria Accoramboni, duchessa di Bracciano, e il fratello Flaminio; il reading a cura dell’associazione Carichi Sospesi presenta estratti dai racconti di Stendhal e Webster con accompagnamento musicale di Andrea Vedovato alla chitarra.
Giovedì 24 alle 18 parte l’escursione lungo il Brenta “Navigando lungo il Piovego: dalle mura rinascimentali alle ville venete” con visite guidate alla villa Foscarini Rossi e al Museo della calzatura.

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