"L'Angelo del Grappa" in scena al sacrario militare

Sabato 30 luglio di fronte al portale Roma il regista Roberto Frison presenta L'Angelo del Grappa che ricorda la guerra di cent'anni fa combattuta tra i monti veneti.

"L'Angelo del Grappa" in scena al sacrario militare

«Con l’Angelo sul monte Grappa si realizza un sogno. Nel 2014 il palio di Romano era pronto per il centenario con narrativa e personaggi in uniforme che hanno caratterizzato la guerra sul Grappa. Andar sul sacrario con la nostra rappresentazione ripaga dei tanti sacrifici fatti dal 2011 a oggi». Sono queste le parole del regista Roberto Frison che spiega la grande valenza di far approdare per la prima sul monte di cui porta il nome L’Angelo del Grappa, lo spettacolo teatrale tratto dall’omonimo libro di Loris Giuriatti e interpretato dal reparto Grande guerra del Grappa del palio di Romano d’Ezzelino.

L’appuntamento con la storia a teatro è per sabato 30 luglio alle 21 di fronte al portale Roma del sacrario militare del Grappa (ingresso libero). In caso di maltempo lo spettacolo è spostato al teatro Maria bambina del Belvedere di Crespano del Grappa. Il pubblico è assistito dai volontari dell’Associazione nazionale alpini e fanti sia nei parcheggi che lungo la via Eroica per mantenere un atteggiamento rispettoso per la sacralità del luogo. L’evento gode del patrocinio della regione Veneto, del comune di Crespano e della fondazione Banca popolare di Marostica oltre al benestare del ministero della difesa.

Nel 1916, dopo aver perso e ripreso Asiago, il generale Cadorna pensò al Grappa come montagna strategica dove posizionare l’artiglieria a difesa dell’altopiano in caso di ulteriori sfondamenti nemici. Ordinò così la costruzione della strada oggi detta Cadorna.

Il protagonista del testo teatrale è Angelo, svogliato ragazzo in vacanza con la famiglia sul Grappa che viene in possesso di un diario della Grande guerra che nasconde un mistero. Angelo si appassiona al diario, leggendolo conosce la storia del conflitto combattuto sulla montagna che lo ospita, ma soprattutto scopre l’amicizia nata tra un ardito e un soldato austriaco dopo l’attacco a Cà Tasson. Con lo sfogliar delle pagine l’amicizia diventa un tormento e il mistero sempre più intricato, anche perché mancano le ultime pagine del manoscritto. Il finale è tutto da scoprire, ma ciò che rimane impresso allo spettatore è il senso di fratellanza tra due nemici per dovere, ben rappresentato dal sacrario del Grappa con i suoi due ossari – italiano e austroungarico – uniti simbolicamente in fratellanza dall’imponente via Eroica. È previsto anche un servizio bus Romano-Cima Grappa, su prenotazione, telefonando al mattino allo 0424-85438. Chi sale in bus ha il posto platea riservato. Per aggiornamenti seguire il sito della comunità montana: cmgrappa.gov.it

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Fonte: Comunicato stampa