Notturni d'arte: da Tito Livio a Bepi Colombo

Fino a giovedì 31 agosto sono una trentina le visite guidate, gli spettacoli teatrali, le danze e le letture organizzate per la tradizionale rassegna Notturni d'arte che quest'anno abbraccia duemila secoli di storia padovana.

Notturni d'arte: da Tito Livio a Bepi Colombo

Da Tito Livio a Bepi Colombo, due nomi della storia padovana oggi, a diverso titolo, d’attualità. Il primo per la celebrazione del bimillenario della morte; il secondo perché l’agenzia spaziale europea ha deciso di intitolargli la missione a Mercurio che sarà lanciata nell’ottobre del 2018. Sono questi i due ampi paletti temporali all’interno dei quali l’edizione 2017 dei Notturni d’arte progetta un viaggio nella storia di Padova attraverso la biografia di personaggi famosi, che hanno legato il loro nome e la loro fama a luoghi noti o ancora da scoprire, in città e provincia.

La manifestazione, che gode del sostegno della Cassa di risparmio del Veneto, si articola come di consueto in una trentina di serate animate da visite e passeggiate guidate, spettacoli teatrali, intrattenimenti musicali, danze e letture di brani letterari in un calendario che ci accompagnerà fino a giovedì 31 agosto.

La metafora del viaggio alla scoperta di musei, di giardini, di chiese e dimore sontuose è sottolineata dall’immagine simbolo scelta quest’anno, quella di Giasone nel viaggio degli Argonauti, dipinto dal pittore rinascimentale Lorenzo Costa il Vecchio nell’opera conservata ai musei civici Eremitani.

Le visite guidate e le schede storico-critiche raccolte nella pubblicazione edita per l’occasione faranno da filo conduttore su una rotta che non manca di curiosità poco note o comunque presentate con una modalità accattivante, come “il fantasma dei Teatini” o lo scandalo del doppio delitto di palazzo Cavalli o ancora le concitate trattative di villa Giusti per giungere all’armistizio.

Innumerevoli i personaggi evocati, donne come Fina Buzzaccarini e Vittoria Accoramboni, poeti come Francesco Petrarca, Sicco Polenton e Pietro Bembo, vescovi come san Prosdocimo e Pietro Barozzi, artisti come Luca Ferrari e Antonio Canova, scienziati come Galileo Galilei e Bepi Colombo. Naturalmente uno spazio importante viene dedicato alla Padova romana sulla scia della ricorrenza di Tito Livio.

Già sabato 29 luglio alle 21 al chiostro Albini degli Eremitani parte la passeggiata archeologica su “La Padova di Tito Livio: dal teatro romano di Prato della Valle all’anfiteatro” introdotta da Francesca Veronese e accompagnata dal reading I navigli di Livio a cura di Teatri Off. Loris Contarini legge brani tratti da Ab Urbe Condita di Livio con l’accompagnamento musicale di Enrico Milani. Martedì 1° agosto alle 18 a palazzo Maldura viene raccontato “Un piccolo tesoro nascosto: il recinto funerario romano nell’area archeologica di palazzo Maldura”, con visite guidate allo scavo di Alberto Vigoni. E ancora, giovedì 10 sarà proposto un itinerario nelle sale del museo archeologico alla scoperta della Patavium di Tito Livio; il reading “Tito Livio e il suo tempo” presenta brani dello storico e di contemporanei. L’appuntamento del 26 agosto, alle 20.45, conduce “Sulle tracce del primo cristianesimo: san Luca, san Prosdocimo e santa Giustina” con visite guidate alla basilica di Santa Giustina e ai chiostri dell’abbazia.

Info e biglietti: settore cultura di via Porciglia 35 - 049-8204533 - notturnidarte@comune.padova.it

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