Teatrotergola. Il dialetto resta il genere più amato

Continua la rassegna di Vigonza, ogni sabato alle 21.15, con compagnie da tutta la regione. "Cerchiamo di venire incontro ai giusti del pubblico, che gradisce soprattutto le commedie dialettali leggeri".

Teatrotergola. Il dialetto resta il genere più amato

Entra nel vivo per concludersi a fine aprile la stagione teatrale organizzata al Quirino de Giorgio di Vigonza dalla compagnia Teatrotergola. Le dieci serate in cartellone, il sabato alle 21.15, vedono la presenza di compagini da tutta la regione, con proposte che spaziano da Il povero Piero di Campanile a Il mercante di Venezia di Shakespeare, passando per La palla a piede di Feydeau. Protagonista rimane comunque la commedia brillante in dialetto veneto, filone che non smette di riscuotere un grande successo.

«Nella programmazione – spiega il direttore artistico della compagnia Teatrotergola Monica Minotto – cerco di venire incontro ai gusti del pubblico che, per l’appunto, dimostra di gradire soprattutto le commedie dialettali leggere. Tra queste, però, inserisco spettacoli che affrontano argomenti più impegnativi, ad esempio per sensibilizzare gli spettatori su particolari tematiche sociali. Sostenere iniziative a valenza sociale è la finalità principale della compagnia Teatrotergola, che si esibisce in tutto il Veneto in occasione di diverse serate a sfondo benefico».

La Teatrotergola ha ovviamente un ruolo di primo piano nella rassegna di casa; sarà infatti in scena più volte con titoli quali 8 donne e un mistero di Thomas, Si salvi chi può di Micheluzzi e I rusteghi di Goldoni. L’appuntamento più vicino è però quello del 3 febbraio ad Albignasego con Un imbroglio e tanti allocchi, riadattamento originale de L’ispettore generale di Gogol.

È dunque un vero e proprio tour de force quello che attende la compagnia vigontina, peraltro abituata a simili sforzi:

«Ci sono periodi in cui ogni sabato siamo in giro con una commedia diversa – riprende Monica Minotto – Riusciamo a prepararle in tempi stretti, con prove ravvicinate, un grande impegno specie se il cast è nuovo. Gli attori, poi, si occupano anche di tutto il lavoro tecnico dietro le quinte. Non ci basta mai il tempo per realizzare tutte le idee che abbiamo».

Forte di una storia trentennale, nell’ultimo decennio la Teatrotergola ha rinnovato il proprio repertorio, grazie anche ai giovani attori che si sono affacciati alla ribalta. Ciononostante continua ancora a presentare gli allestimenti ideati dal suo fondatore Bruno Cavinato, a cui è intitolato il premio che nell’ultima serata della stagione viene assegnato alle tre compagnie che il pubblico ha maggiormente apprezzato, esprimendo il proprio giudizio attraverso un questionario consegnato al termine di ogni rappresentazione.

Info: www.teatrotergola.org

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