Viaggio musicale da Padova al mondo

La rassegna dei Musici patavini allo studio teologico del Santo condensa in quattro concerti ascolti musicali diversissimi tra per stile, epoca e provenienza, dal classicismo viennese al tango argentino, dalle colonne sonore al folclore russo.

Viaggio musicale da Padova al mondo

I Musici patavini aggiungono una nuova tappa al loro viaggio ai confini tra i diversi generi musicali. Torna, infatti, la rassegna dell’associazione musicale allo studio teologico della basilica del Santo, giunta alla ventunesima edizione. Quattro i concerti in agenda, da sabato 12 novembre a sabato 4 dicembre, tutti con inizio alle ore 17 e biglietti al prezzo di 4,00 euro.

Il cartellone offre all’affezionato pubblico di questa piccola stagione un’esperienza d’ascolto indubbiamente originale. Sono invitate formazioni strumentali provenienti da varie regioni italiane e dall’estero, in grado di proporre programmi musicali frutto della meditata fusione di aspetti tradizionali e con altri più legati alle nuove sensibilità sonore.

I Musici patavini proseguono, così, lungo la strada che li ha visti debuttare nel 1995 come neodiplomati al conservatorio Pollini, impegnati a promuovere iniziative che aumentassero le occasioni di lavoro per i giovani musicisti e arricchissero di una voce nuova la programmazione musicale cittadina.

Il concerto inaugurale di sabato 12 propone, ad esempio, un florilegio di composizioni per flauto traverso, chitarra e pianoforte di autori che coprono un arco temporale da fine Settecento ai giorni nostri, eseguite dal Trio Rospigliosi. Nell’appuntamento successivo la fisarmonicista Kamila Olas accosta brani dell’Europa dell’Est a opere di Scarlatti, Mozart, Green e Tiensuu, diversissime per epoca, stile e coordinate geografiche. La formazione di casa del Trio Opera Tango (Matteo Mignolli al flauto, Mirko Satto al bandoneon, Maddalena Murari al pianoforte, nella foto) è protagonista del concerto di sabato 26 nel quale a farla da padroni sono tanghi e milonghe di Astor Piazzolla. Decisamente più canonico, almeno secondo gli schemi classici, il concerto del duo pianistico Aldo De Vero - Giuseppe Campisi, che chiuderà la rassegna con brani a quattro mani di Mozart, Schubert, Beethoven, Chopin e altri celebri autori del periodo romantico.

«Gli ascoltatori – commentano gli organizzatori – saranno condotti in un percorso che spazia dal belcanto italiano alla musica da film di Morricone, Mancini, Bacalov, dai grandi del classicismo viennese alla vivacità della musica folcloristica russa, passando per l’impressionismo francese. Alle fine non potranno che dire «…e il naufragar m’è dolce in questo mare», un infinito di sensazioni, ritmi e melodie che prende posto nelle pieghe della memoria e che inaspettatamente ritorna alla consapevolezza con nuovi accenti e passioni».

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