Sacramenti il Sabato Santo. A San Giacomo di Romano novità assoluta

Celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cristiana per 34 bambini durante la celebrazione della Veglia pasquale nella parrocchia di San Giacomo di Romano d'Ezzelino.

Sacramenti il Sabato Santo. A San Giacomo di Romano novità assoluta

La parrocchia di San Giacomo a Romano d’Ezzellino celebra quest’anno, per la prima volta, i sacramenti dell’iniziazione cristiana all’interno della veglia pasquale nel sabato santo. Per i 34 bambini di quinta elementare che si accostano a cresima ed eucaristia, e per le loro famiglie, è una vera novità.

«Abbiamo già fatto le prove con i ragazzi – racconta il parroco don Moreno Nalesso – e incontrato genitori e padrini; a loro ho presentato la notte di Pasqua, spiegando che è la veglia pasquale che andiamo a celebrare, all’interno della quale ci sono anche i sacramenti. Questo è il principio».

Per alcune famiglie la celebrazione dei sacramenti nella notte di Pasqua anziché in una delle domeniche successive, di giorno, crea qualche disagio. Le lamentele riguardano la difficoltà di festeggiare in modo tradizionale e di far partecipare familiari e parenti, soprattutto i più anziani. «C’è chi si scandalizza di questa scelta – prosegue don Moreno – come di una cosa che “rovina tutto”. È vero: per essere più precisi questa novità butta per aria tante abitudini che, a mio modo di vedere, avevano ormai trasformato la prima comunione in una festicciola molto esteriore della quale sapevamo già tutto: si entra col fiore in mano, si esce col ricordino… si fanno le foto di rito. Ma per oltre mille anni la Chiesa ha riservato il sabato santo per la celebrazione dei sacramenti (battesimo, cresima, eucaristia). Quando mi viene detto che i sacramenti “disturbano” la bellezza e la quiete del sabato santo, non posso che rispondere che il sabato santo è nato per i sacramenti, ne è la culla». 

Ci sarà, comunque, anche il momento per festeggiare in modo più tradizionale. «Abbiamo fatto la scelta di re-invitare i bambini la domenica dopo Pasqua – continua don Moreno – quando faremo il gesto, alla fine della celebrazione, di togliere il vestito bianco. Diremo ai genitori di fare di quella domenica il momento della festa con i parenti». La durata della veglia pasquale non risentirà troppo dell’inserimento dei sacramenti, i tempi verranno recuperati accorciando letture e canti. «Sono certo – conclude don Moreno – che chi vivrà, fino in fondo, la celebrazione del Sabato Santo, ne riporterà un ricordo indelebile. Spirituale però, non mondano».

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