Natale 2017: in Italia, per molti settori, si spenderà di più rispetto agli anni passati. Gli italiani però non pensano soltanto ai doni per i propri cari, ma si attivano per aiutare il prossimo con opere di beneficenza e iniziative caritatevoli.

La voglia di fare impresa nel nostro paese sembra tornata. I dati Istat dicono però che la strada da fare per tornare ai livelli pre-crisi è lunga e difficile. Solo lo 0,4% dei nuovi imprenditori ha avviato un'attività in settori ad alto contenuto tecnologico.

La multinazionale dell’occhialeria con quartier generale a Padova ha annunciato 38 esuberi.
Dopo le vertenze che hanno coinvolto gli operai, questa volta tocca a impiegati e dirigenti, tra cui la mamma di Cadoneghe, addetta al controllo di gestione industriale.

Un’economia da ripensare Stefano Righi, giornalista economico del Corriere della sera, riflette sui limiti del sistema manifatturiero e sulle direzioni da intraprendere per uscire dalla crisi. Distretti tra rilancio e declino: erano uno dei vanti dell’economia veneta, ma non tutti sono rimasti in piedi. Ce l’ha fatta chi ha investito in innovazione, e ricerca di nuovi mercati. Altrove, vedi il mobile di Casale di Scodosia, si contano i capannoni vuoti.

Nel libro "Rimesse dei migranti e processi di sviluppo" sono riportati dati che fanno riflettere. I migranti giocano un ruolo strategico nello sviluppo economico dei propri Paesi. In Italia le rimesse sono quasi il doppio degli aiuti allo sviluppo.

La riconferma di Roberto Betto per il prossimo quadriennio a guida della Cia di Padova, la grande partecipazione degli associati all'assemblea provinciale finale e alle assemblee di zona sanciscono l'inizio di un nuovo percorso. Sempre più presente nel dialogo con le istituzioni ai massimi livelli.

Chiarezza, e quindi informazioni semplici e comprensibili. In tutti i sensi, anche nelle modalità grafiche con le quali vengono trasmesse ai consumatori. Sono i principi di base dell’etichettatura dei prodotti alimentari il cui percorso, oggi e domani, compie un’altra tappa importante. Con quelle di pasta e riso, infatti, le etichette alimentari continuano a diffondersi, anche se ancora un quarto circa degli alimenti ne è privo