La Germania di Angela, tra welfare, coesione sociale e sicurezza

Presentato il disegno di legge sul rendiconto finanziario 2017-2020. La spesa sociale toccherà il 52 per cento dell’intero bilancio della Bundesrepublik: ben 171 miliardi di euro. 20 miliardi saranno destinati all’integrazione dei profughi, 22 all’istruzione, senza dimenticare l’innovazione con un tesoretto a disposizione dell'industria automobilistica che guarda sempre più all’elettricità.

La Germania di Angela, tra welfare, coesione sociale e sicurezza

L’identikit della Germania che nessuno, finora, ha diffuso in Italia.
Tutti i numeri del bilancio federale “parlano” meglio delle banalità di un’informazione a senso unico.
Il terzo governo di Angela Merkel ha già pianificato il “Disegno di legge sul rendiconto finanziario della Bundesrepublik 2017-2020” firmato dal ministro delle finanze Wolfgang Schäuble il 6 luglio. Certo: deve ancora ricevere l’approvazione del parlamento. Tuttavia a Berlino hanno, come sempre, le idee chiare e la volontà politica di applicarle.

E sul serio, come con il piano per gli sgravi fiscali alle famiglie “povere” e l’aumento delle indennità per l’alloggio e la pensione di invalidità.
Fuori dal bilancio l’ipotesi di Schäuble prevede di stanziare 15 miliardi di euro nella prossima legislatura: «Indennità di base, assegni familiari e credito d'imposta per i figli saranno regolate nel corso della prossima relazione che precede la deliberazione del bilancio al Bundestag».

Del resto, la Germania mantiene intatto il suo welfare.
«La spesa sociale rimane elevata e costituisce la più grande quota del bilancio federale, pari a circa il 52 per cento. Ogni due euro spesi dal governo, uno confluisce in questo settore» certifica il ministero delle finanze. Gli altri sono destinati all’educazione, all’integrazione dei profughi (19 miliardi disponibili dal 1° gennaio 2017) e alle altre priorità strategiche.

Giusto per la cronaca, si tratta di 171 miliardi di euro destinati ai servizi su 328,7 miliardi del totale della spesa pubblica tedesca.
Senza fare nuovo debito, in modo inflessibile per rispettare i parametri dell’Unione europea. È un fatto incontrovertibile.
Così ai quasi 20 miliardi che occorrono per l’integrazione dei profughi se ne aggiungono altri 22,7 per l’istruzione. E 2,2 miliardi di euro aggiunti ai previsti per implementare il nuovo pacchetto-sicurezza.

Una scelta contabile che suona anche come la decisione politica della Grande Coalizione tedesca.
Schäuble non transige sul Schwarz null: letteralmente “nero zero”, cioè nessun debito per le casse della Germania. Comunque, i conti tornano. Eccome: «Nel 2020 lo stanziamento della Repubblica federale raggiungerà i 349,2 miliardi complessivi», rivela Schäuble nella relazione che accompagna il bilancio.

Il settore dei trasporti nel 2017 riceverà una dotazione supplementare di mezzo miliardo di euro oltre i 12,8 previsti per il 2016.
«Dall’inizio della legislatura i fondi sono cresciuti del 25 per cento» tiene a calcolare il ministro.
Ha inserito anche 1,3 miliardi da sommare ai 2,7 previsti per la banda larga e i 17,6 miliardi da destinare al ministero dell’educazione e ricerca (1,2 in più del 2016).

«La Germania resta affidabile: rafforziamo le sue capacità future senza nuovo debito. Ma allo stesso tempo stiamo investendo in ricerca, infrastrutture, sicurezza interna ed emergenza-rifugiati. L’obiettivo è il giusto equilibrio tra stabilità e crescita e la coesione sociale».

Con il pareggio di bilancio il governo Merkel prova a centrare il target del 60 per cento nel rapporto debito-Pil fissato dai parametri dell’Unione europea.
«Già quest'anno potrà essere raggiunto un valore inferiore al 70 per cento», precisa il ministro a beneficio di Bruxelles.

Per la micro-elettronica il budget federale prevede lo stanziamento di 1,7 miliardi nel 2020.
Così il governo sostiene la digitalizzazione dell'economia, la capacità d’innovazione e la competitività internazionale. Ma la Germania di Merkel, dopo lo scandalo delle emissioni dei diesel Volkswagen (che per il 25 per cento appartiene al land della Bassa Sassonia), punta tutto sulla mobilità sostenibile. A cominciare dai veicoli elettrici: mercato incentivato con ben 1,6 miliardi, più i 900 milioni previsti nel “Fondo energia e clima” da qui a cinque anni. Per lo stesso obiettivo all’industria automobilistica nazionale verranno girati altri 600 milioni di euro.

Molto meno di quanto si spenderà per le forze armate
«Il bilancio della difesa è cresciuto in vista delle diverse e mutevoli responsabilità su protezione nazionale, Nato e missioni internazionali. Nel 2017 la spesa salirà di 1,7 miliardi e raggiungerà quota 10,2, mentre si prevede un totale di 36,6 entro il 2020».
Al pari dei costi per la polizia federale: «Le uscite in questo settore sono aumentate in modo significativo: oltre 2,2 miliardi di euro rispetto alla precedente programmazione finanziaria. Il bilancio del ministero dell’interno nel 2017 crescerà di circa 540 milioni rispetto al conto corrente. Nel comparto ci saranno quasi 2.000 nuovi posti di lavoro» assicura il governo Merkel.

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