Si conclude il percorso dell'Ucid Padova sulla dignità e il lavoro

Sabato 27 maggio, dalle 9.30 all'auditorium Antonianum a Padova, si conclude il percorso dell'Ucid Padova sulla dignità nel lavoro. Testimone di quest'ultimo appuntamento è Marcello Girone Daloli che racconta come la "donoterapia" conduca alla felicità.

Si conclude il percorso dell'Ucid Padova sulla dignità e il lavoro

«Mi hanno salvato le mie montagne».
Marcello Girone Daloli aveva 29 anni e una posizione sociale invidiabile: dopo un’esperienza a New York nell’agenzia che gestiva la pubblicità di marchi come Pepsi e Apple, era rientrato in Italia e in poco tempo, giovanissimo, si era ritrovato a ricoprire una posizione apicale in una realtà che gestiva le sponsorizzazioni televisive per Rai e Mediaset.

Un futuro promettente «e un grande senso di vuoto», racconta Daloli, fra gli ospiti del convegno di chiusura dell’anno sociale Ucid Padova, appuntamento a tema “La dignità nell’incontro tra le diverse culture” in programma sabato 27 maggio all’auditorium Antonianum di Prato della Valle 56 (inizio alle ore 9.30).
E proprio a partire da una scelta di dignità Daloli, che in quell’occasione porterà la sua intensa testimonianza, ha iniziato un nuovo percorso di vita che lo ha portato a interrogarsi sugli stili e sui modelli imposti nella società occidentali.

«In pochi anni nel mondo della televisione ne ho viste di tutti i tipi: la corruzione per ottenere gli appalti pubblicitari era all’ordine del giorno, c’era anche un ampio giro di prostituzione. A un certo punto, sono andato in crisi, ho iniziato a interrogarmi sul senso di ciò che facevo, a rendermi conto che non era quella la vita che volevo».

Quindi la rinuncia a un percorso che sembrava in discesa, la scelta di mollare tutto.
«Il primo anno l’ho passato a camminare sull’Himalaya, per riflettere e “disintossicarmi”». Poi un lungo periodo in India, alla scoperta di se stesso e delle culture orientali. Proprio per la sua conoscenza del grande paese asiatico, sette anni fa viene chiamato a dirigere il reparto manutenzioni di una grande fabbrica tessile di Bangalore.
«Ho accettato, nella convinzione che avrei potuto fare qualcosa per migliorare le condizioni di lavoro. È stata un’esperienza difficile, ho toccato con mano le condizioni di sfruttamento e le ingiustizie su cui si basa una parte significativa dell’industria tessile. Ho resistito cento giorni e su quel periodo ho scritto il libro Indian Jeans».

Dopo l’esperienza in fabbrica, la sua spinta a viaggiare e a conoscere lo porta in molti altri luoghi, fino ad approdare in Zimbabwe, dove resta molto colpito dalla situazione dell’ospedale di St. Albert, nel Nord del paese, che sopperisce con tre medici e pochissima acqua a un bacino di oltre 100 mila persone.

«Mi sono detto che non potevo rimanere alla finestra. Tornato in Italia, nel 2006, ho avviato il progetto Diga – Emergenza Zimbabwe. Nel corso di 11 anni, grazie a un gruppo di volontari, abbiamo raccolto fondi che hanno permesso fra l’altro di terminare una diga e portare un chilometro di tubature fino all’ospedale».
Daloli, che vive con la famiglia a Ferrara, è oggi impegnato anche nell’educazione, spesso presenta la sua storia e la sua testimonianza in incontri pubblici o nelle scuole.

«Ai ragazzi che sognano i riflettori della televisione racconto senza filtri le tante degenerazioni che ho visto lavorando dietro le quinte, nel mondo della pubblicità televisiva che muove enormi interessi. La felicità non l’ho trovata con il successo, ma con quella che io chiamo “donoterapia”, quando ho deciso di dedicare la mia vita agli altri. Spero che la mia esperienza possa aiutare chi si sta interrogando sul senso di ciò che fa, chi vorrebbe scegliere una strada nuova, ma non trova il coraggio».

Oltre alla testimonianza di Daloli, che chiuderà la mattinata, il convegno Ucid prevede gli interventi di Amina Crisma, docente di filosofie orientali all’università di Bologna, chiamata a parlare di dignità della persona nella società cinese, di Vincenzo Pace, docente di sociologia della religione all’università di Padova che affronterà il tema della dignità della persona nella società islamica e di don Lorenzo Celi, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale dell’educazione e della scuola, che parlerà di dignità della persona nella società cristiana.
Concluderà la mattinata di riflessione, facendo sintesi degli stimoli emersi, don Marco Cagol, consulente ecclesiastico Ucid Padova.

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