Circoli Acli: «Dobbiamo rigenerare la politica dal basso»

L'editoriale di Gianni Cremonese, presidente Acli Padova, verso la Marcia della Pace ad Agna il 14 gennaio. «L’iniziativa è trasformare la marcia in un esercizio di fraternità in un territorio in cui sono evidenti gli effetti delle ingiustizie globali e dove si toccano con mano il dolore di chi arriva e la fatica di chi ospita».

Circoli Acli: «Dobbiamo rigenerare la politica dal basso»

Fra pochi giorni è Natale e quasi non ce ne accorgiamo, presi come siamo dalle frenetiche vicende quotidiane e da una situazione di insicurezza diffusa che ci induce a rinchiuderci su noi stessi.

Esattamente l’opposto di ciò che il Natale dovrebbe spingerci a essere. Viviamo in una società in forte fibrillazione per le questioni che toccano direttamente la nostra condizione di vita, ma non siamo capaci di vedere e leggere bene quello che ci sta attorno o avviene fuori dalla porta di casa nostra.

I vari istituti di analisi e ricerca hanno fotografato bene le dinamiche in essere della società italiana. Tutto questo avviene in un contesto politico e istituzionale traballante, messo a dura prova anche dalla recrudescenza di recenti episodi estremisti di stampo fascista da non ricondurre, come qualcuno, arrampicandosi sugli specchi, cerca di far passare, a gesti folcloristici. Certamente il quadro non è dei più esaltanti.

E la nostra politica come si muove?
I partiti sono in perenne campagna elettorale; sono cominciate da tempo le grandi manovre in vista delle elezioni di marzo, tutti sono alla ricerca del consenso e non si parla certo di programmi. Si promette tutto e il contrario di tutto pur di vincere. Questa non è politica; è avventurismo, favorito da una insensata legge elettorale.

Rigenerare la politica diventa pertanto impegno prioritario e questo a partire dal basso e dai territori.

Come Acli dobbiamo, in questo tempo, farci carico di portare avanti un’intelligente azione di pedagogia politica, partendo dalle nostre posizioni e senza ascoltare le promesse di certe sirene, anche per recuperare alla partecipazione quell’area ampia di astensionismo che rappresenta una mina vagante per la tenuta della democrazia.

La politica è una cosa seria; ci sentiamo addosso una responsabilità collettiva ed è giunto il momento di esercitarla, in linea con la nostra mission di movimento educativo.
Lo abbiamo sottolineato nell’ultimo consiglio provinciale nell’ambito del quale sono state tracciate le linee di lavoro associativo per il 2018 e tre sono le principali piste di impegno individuate:
➷ dare senso all’essere e fare Acli e sviluppare la formazione a tutto campo;
➷giovani e lavoro;
➷presenza attiva sul territorio.

Con un particolare invito ai nostri circoli che si devono scuotere da una certa inerzia associativa e promuovere azione sociale oltre che nuovo pensiero politico.
L’occasione per iniziare bene il nuovo anno ci è offerta dalla Marcia per la pace che il 14 gennaio si terrà ad Agna, organizzata dalla diocesi di Padova attraverso diverse realtà associative. L’iniziativa è trasformare la marcia in un esercizio di fraternità in un territorio in cui sono evidenti gli effetti delle ingiustizie globali e dove si toccano con mano il dolore di chi arriva e la fatica di chi ospita.

L’invito è di trovarci in tanti ad Agna per poter esprimere, nel gesto simbolico del cammino assieme, l’impegno per la pace e per testimoniare la volontà di una convivenza pacifica in ogni luogo della terra.
E il lavoro organizzativo di avvicinamento all’evento, attraverso il coinvolgimento delle persone, è il modo migliore, in questa fase, per vivere attivamente l’avvento e per dare senso al Natale.
Camminiamo assieme e buon Natale a tutti.

Gianni Cremonese
presidente Acli Padova

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