Unioni civili, la legge passa con la fiducia. Galantino: «Una sconfitta per tutti»

L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il ddl sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso con 372 sì, 51 no e 99 astenuti. Il segretario generale della Cei: “Il voto di fiducia può rappresentare anche una sconfitta per tutti”. Gandolfini, leader del Family Day, chiede a Mattarella di rinviare la legge alle Camere.

Unioni civili, la legge passa con la fiducia. Galantino: «Una sconfitta per tutti»

L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il ddl sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso con 372 sì, 51 no e 99 astenuti. L’aula ha accolto con un lungo applauso il sì alla legge.
Il testo, che resta identico alla versione licenziata dal Senato e che disciplina anche le convivenze di fatto, diventa legge. La fiducia, nel primo pomeriggio di mercoledì 11 maggio, ha incassato 369 sì, 193 no e 2 astenuti.

“Il voto di fiducia può rappresentare anche una sconfitta per tutti”.
Così mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, a margine del convegno sulle tossicodipendenze promosso dalla Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche), in corso a Roma, aveva il giorno prima criticato la scelta del governo.
“Penso stia emergendo da tutte le parti una richiesta di maggiore partecipazione e attenzione, di maggiore rispetto per coloro i quali sono stati eletti. Poi il Governo avrà anche le sue logiche, le sue ragioni, ma il voto di fiducia può rappresentare spesso una sconfitta per tutti”.

Galantino è intervenuto anche sul merito della legge.
“C’è la necessità che ci sia una politica familiare molto più attenta che metta in conto l’importanza della famiglia costituita da padre, madre e figli. Il ruolo della famiglia non è sussidiario o marginale: la società deve capirlo. Non è un tema che deve stare a cuore solo alla Chiesa, ma a tutti, alla società”.

Dura anche la reazione di Massimo Gandolfini, presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli” (Dnf) e promotore del Family Day.
“Renzi ha posto la questione di fiducia sulle unioni civili dimostrando ancora una volta di essere il premier delle lobby e non del popolo. La legge istituisce infatti un matrimonio gay – come confermano i parlamentari vicini agli ambienti Lgbt che parlano uguali diritti e doveri – e consente le adozioni a coppie dello stesso sesso grazie al comma 20 che dà carta bianca ai tribunali dei minori”.
“Su questi due punti – precisa Gandolfini – la stragrande maggioranza del popolo italiano ha più volte espresso la sua contrarietà in tutti i sondaggi e con i due grandi Family Day che nel giugno e gennaio scorso che hanno visto la partecipazione di milioni di persone. Questo popolo è stato pervicacemente ignorato dal governo che ha portato avanti il ddl violando tutte le prerogative del dibattito parlamentare e da una maggioranza che, la scorsa settimana, si è perfino rifiutata di votare le mozioni che impegnavano l’esecutivo con atti concreti tesi contrastare e sanzionare ogni forma di maternità surrogata”.

Per il presidente del Comitato, “siamo di fronte all’azione del governo più antidemocratico della storia della Repubblica”.
Alla luce dei “molti profili di incostituzionalità evidenziati anche in un documento presentato al Quirinale - conclude - chiediamo inoltre al presidente della Repubblica Mattarella di rinviare la legge alle Camere”.

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Parole chiave: unioni civili (26), family day (3), nozze gay (17), stepchild (10), omosessuali (12)
Fonte: Sir