Alfie Evans, mandato esplorativo a Casellati, Bassetti su politica, Jahier presidente Cese, sgombero migranti Ventimiglia

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Alfie Evans, mandato esplorativo a Casellati, Bassetti su politica, Jahier presidente Cese, sgombero migranti Ventimiglia

Papa Francesco: questa mattina ha incontrato il papà di Alfie Evans

Thomas Evans, papà del piccolo Alfie ha incontrato stamane Papa Francesco prima dell’udienza in Piazza San Pietro. Sul profilo social del giovane papà, un paio di scatti, che documentano l’incontro. Al termine dell’udienza, Papa Francesco è tornato a ribadire, come aveva già fatto nel corso del Regina Coeli di domenica, che “nostro dovere è fare del tutto per custodire la vita”, specialmente quella del piccolo Alfie Evans e di Vincent Lambert.

Governo: da Mattarella mandato esplorativo alla presidente del Senato. Casellati subito al lavoro con le consultazioni

Sono ancora in corso a Palazzo Giustiniani le consultazioni che la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha avviato questo pomeriggio per “verificare l’esistenza di una maggioranza” tra i partiti del centrodestra e il Movimento 5 Stelle e una “indicazione condivisa” per l’incarico di presidente del Consiglio, secondo il mandato conferitole in mattinata dal Capo dello Stato. Subito dopo aver lasciato il Colle, al termine del colloquio con Mattarella, la Casellati ha incontrato il presidente della Camera, Roberto Fico, e il premier dimissionario, Paolo Gentiloni. Rispetto al “mandato esplorativo” ricevuto, l’incaricata ha assicurato che terrà “costantemente informato” il Capo dello Stato e che svolgerà il suo compito con “spirito di servizio”. Sull’esito delle consultazioni, la Casellati riferirà a Mattarella entro venerdì.

Politica: card. Bassetti, “auguro ai politici e al nuovo governo di mettersi alla periferia per porre al centro i veri problemi della gente”

“Auguro ai politici e al nuovo governo di mettersi alla periferia per porre al centro i veri problemi della gente”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, a margine del convegno organizzato dalla Fondazione De Gasperi all’Accademia dei Lincei sull’eredità dello statista. “La politica è una missione”, ha detto il cardinale auspicando “uno slancio missionario” anche per i politici. Bassetti ha ribadito la necessità di “alzare lo sguardo al di sopra dei problemi immediati”, per potersi “mettere al centro di tutti i problemi, che si possono riepilogare in una parola: bene comune”. Interrogato dai giornalisti sulla presenza, nell’attuale scenario politico, di politici all’altezza di De Gasperi, Bassetti ha risposto: “Non sta a me dirlo, lo sceglierà il presidente della Repubblica. Mi auguro che, chiunque sia, sia all’altezza di De Gasperi”.

Ue: Luca Jahier eletto presidente del Comitato economico e sociale. “I figli ci costringono a pensare al futuro”

(Bruxelles) Quattro le priorità della presidenza 2018-2020 del Comitato economico e sociale (Cese), indicate oggi nel discorso di insediamento da parte del nuovo presidente, l’italiano Luca Jahier: lo sviluppo sostenibile, la promozione della pace, il rafforzamento del ruolo della cultura nella costruzione europea, dar spazio e voce ai giovani, affinché possano essere “i primi veri agenti del cambiamento”. “Lavorerò con tutti voi per trovare un modo per coinvolgere nuovamente i giovani nel sistema democratico. È inaccettabile trovare nella maggior parte dei nostri paesi millennials disillusi e isolati. In Gran Bretagna e Polonia meno della metà degli under 25 hanno votato nelle ultime elezioni generali. In Italia, una crescente maggioranza di giovani ha votato alle recenti elezioni, ma la maggior parte di essi si è espressa contro l’attuale establishment”. “Ciascuno di noi – ha proseguito – ha dei figli. Oppure dei nipoti, o degli amici e parenti che hanno figli e nipoti. Ecco la nostra ecologia umana, il pensare che tutto quello che facciamo lo facciamo per i nostri figli, perché abbiano una vita buona, pacifica, sicura, piena di opportunità. I figli ci costringono a pensare al futuro, ci spingono a scegliere ciò che conta e ciò che dura”.

Sequestri in Ecuador: Chiesa colombiana disposta a mediare. Sempre più forte l’ombra del narcotraffico

“La Chiesa cattolica è disponibile a mettere a disposizione i suoi buoni uffici a livello umanitario” per favorire la liberazione degli ostaggi, “sempre che ci venga richiesto dalla parti coinvolte” (Governo, rapitori, familiari delle persone sequestrate). Così la Conferenza episcopale colombiana, attraverso una dichiarazione di mons. Héctor Fabio Henao Gaviria, direttore del Segretariato Pastorale sociale Caritas della Chiesa colombiana, è intervenuta dopo la conferma di un nuovo sequestro (una coppia di cittadini ecuadoriani) da parte di un gruppo dissidente dell’ex guerriglia colombiana delle Farc, nei pressi del confine tra Ecuador e Colombia. Mons. Henao ha, al tempo stesso, espresso “preoccupazione e dolore causato da fatti come questi, che attentano contro la dignità della persona”. Intanto, sono arrivate ulteriori conferme sulla difficile situazione umanitaria e di ordine pubblico nel dipartimento di Nariño. Fonti del Sir attualmente impegnate in organizzazioni umanitarie internazionali parlano, infatti, di “situazione difficile e molto complessa”. Nella zona proseguono i “desplaziamentos” causati dalla presenza di bande armate a cui si affianca quella dei rifugiati venezuelani che cercano di raggiungere l’Ecuador e poi altri Paesi latinoamericani. I movimenti in frontiera si sono però attenuati in questi giorni, a causa della forte presenza degli eserciti colombiano ed ecuadoriano, in seguito all’uccisione dei tre giornalisti ecuadoriani che erano stati sequestrati.

Repubblica Centrafricana: reportage del Tg2000 nella banca della speranza che aiuta i contadini poveri

In Centrafrica esiste una banca della speranza che aiuta i contadini poveri. Una storia di buona economia raccontata nel reportage dell’inviato Maurizio Di Schino per il Tg2000, il telegiornale di Tv2000. Un uomo arriva, porta pochi soldi – quello che è riuscito a risparmiare – e li affida alla Cassa di risparmio e di credito di Bozoum, nel nord-ovest della Repubblica Centrafricana. Può sembrare un gesto normale. Da queste parti, invece, è un gesto innovativo innescato in una realtà rurale dove nel 2007 è stato altrettanto innovativo creare una banca. L’istituto si chiama Cassa di risparmio e di credito di Bozoum. È l’unica banca nel nord-ovest del Centrafrica e da 11 anni rappresenta anche l’unico polmone che sostiene il respiro economico di contadini e famiglie.

Sgombero a Ventimiglia: Marmo (Caritas), “non era situazione sostenibile ma rischio vulnerabilità per alcuni”

(da Abano Terme) “Non era una situazione sostenibile né per i migranti, che lì erano sfruttati, né per il quartiere, perché c’erano stati episodi di scontri a causa dei passeurs. Bisogna vedere cosa succederà nei prossimi giorni: chi non andrà al campo della Croce Rossa si disperderà lungo il fiume e diventerà ancora più vulnerabile”. Così Maurizio Marmo, direttore della Caritas di Ventimiglia, ha commentato al Sir l’ennesimo sgombero, il quinto, dei migranti accampati irregolarmente sul greto del fiume Roja, avvenuto stamattina per volontà di Questura, Comune e Prefettura. “Tutto si è svolto abbastanza tranquillamente, a parte qualche baracca data alle fiamme – riferisce Marmo, in questi giorni ad Abano Terme per partecipare al 40° Convegno nazionale delle Caritas diocesane –. In questo accampamento c’erano tra i 100 e 200 migranti ma il numero è sempre variabile e difficilmente identificabile”. Nel vicino campo regolare gestito dalla Croce Rossa sono invece 180: “L’obiettivo è spostarli lì ma bisogna vedere quanti ci andranno perché hanno una paura ingiustificata delle impronte digitali, che però non ricordano di aver già lasciato all’arrivo”. La polizia ha chiesto la settimana scorsa la collaborazione delle associazioni, compresa la Caritas, per avvisare i migranti dello sgombero. Da quando, nell’agosto scorso, è stata fatta chiudere la chiesa che accoglieva le persone in transito, ora la Caritas di Ventimiglia accoglie solo 60/65 migranti con percorsi di accompagnamento mirati.

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Fonte: Sir