La nuova vita di San Gregorio Magno

Venne costruita e ricostruita quattro volte. Fu una “fabbrica” forse addirittura più lunga di quella, leggendaria, della basilica di Santa Giustina. Si tratta della chiesa antica di San Gregorio Magno a Camin, a pochi passi dalla confluenza dell’omonimo canale col Piovego, dove oggi si incontra la comunità ortodossa romena.

La nuova vita di San Gregorio Magno

La prima volta venne edificata nel medioevo, ma di preciso quando non si sa; la seconda venne rifatta nel Settecento; la terza ricostruzione risale al 1939, quando assunse l’attuale strana conformazione con… due facciate. Venne infatti girata, sicché la facciata originale ora cinge l’abside mentre la facciata attuale è quella più recente. Infine vennero gli espropri della Zona Industriale, che nel 1987 resero necessari gli spostamenti di chiesa, canonica, scuola materna e centro comunitario presso la nuova chiesa di Via Boccaccio.

Per l’antica chiesa non si trattò però della fine ma della rinascita.
Dal 2007 è infatti divenuta una delle quattro chiese della Comunità ortodossa di Padova, composta da qualche migliaio di fedeli. Il parroco è padre Gheorghe Verzea e i patroni della sua comunità ortodossa romena sono i Santi Pietro e Paolo.

La chiesa vale una visita.
Bellissimo e interessante il nuovo interno opera del pregevole scultore romeno Sorin Nicolae, rispettoso della secolare e tipica tradizione stilistica ortodossa. Colpisce la solenne iconostasi, il decoroso seggio riservato al vescovo in occasione delle sue visite pastorali, gli scanni lungo le pareti destinati agli anziani.
Vi si trovano anche testi religiosi e testi che illustrano la storia della chiesa e della comunità, però attenzione: per il momento la lingua scritta è il romeno. Ma non è un problema: padre Gheorghe ci aspetta per raccontarci la storia di questa chiesa e della sua comunità.

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