Video

stampa

Il bimbo che nasce è frutto dell'Amore di Dio per noi. «Abbiate in voi gli stessi sentimenti del signore Gesù». Quella di Paolo è la miglior definizione del Natale, e ci parla di uno stile preciso: quello dell'abbassamento e dell'umiltà. Chi ama e dona se stesso vive ogni giorno il Natale. Gesti ripetuti anche oggi nelle nostre case quando mamme, papà, nonni, servono, vivono silenzi. Ma sono vissuti anche nelle nostre comunità, quando perdoniamo e nelle nostre città quando accogliamo.   

Così papa Francesco durante l'udienza di mercoledì 5 agosto, dedicata alle famiglie ferite. Nell'aula Paolo VI, gremita, per la prima udienza dopo la pausa di luglio, ha ricordato che le persone che hanno stabilito una nuova unione dopo il fallimento del matrimonio sacramentale fanno sempre parte della Chiesa e vanno accolte nelle comunità cristiane, anche per il bene dei figli piccoli. «La situazione di queste persone – ha detto il papa – contraddice il sacramento del matrimonio, ma la chiesa è maestra con un cuore di madre e dunque deve anzitutto discernere le situazioni ricordando la differenza tra chi ha subito la separazione rispetto a chi l'ha provocata».

Sabato 13 giugno, scout Agesci di tutte le età hanno invaso piazza San Pietro per l'incontro con papa Francesco, che li ha invitati a costruire ponti «con il dialogo», ma anche a «sapersi integrare nella pastorale della chiesa locale» collaborando con le parrocchie e il territorio. Ma papa Francesco ha anche riconosciuto il grande impegno per la spiritualità che gli scout mettono in campo e di considerarli una «pietra preziosa per la chiesa». Grande l'entusiasmo dei giovani scout giunti a Roma all'alba da tutta Italia. «Ci siamo sentiti veramente accolti».