Israele, un 2017 di anniversari. Spesso tragici

Si è aperto tragicamente il nuovo anno in Israele. L'attentato ai danni di un gruppo di soldati, compiuto con un camion lanciato deliberatamente a tutta velocità, israeliani ha causato quattro monti e cinque feriti. Ma il 2017 sarà un anno particolare per lo stato nato esattamente 70 anni fa. Si ricordano non solo la Dichiarazione di Balfour e il primo Congresso sionista di Herzl, ma anche la guerra dei Sei giorni e l'Intifada delle pietre.

Israele, un 2017 di anniversari. Spesso tragici

Si è aperto in modo tragico il 2017 in Israele con quattro soldati israeliani morti e cinque feriti, in un attacco terroristico avvenuto l’8 gennaio a Gerusalemme est. Le vittime, travolte da un camion deliberatamente lanciato contro un gruppo di militari appena scesi da un autobus, sono tre donne e un uomo, tutti sui 20 anni. Secondo fonti palestinesi riferite dall’agenzia Maan, l’autore dell’attacco è un palestinese di Gerusalemme est e in città è stato immediatamente elevato il livello di allarme. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha indicato nell’attentatore un sostenitore dell’Isis e ora intende rafforzare le misure di sicurezza: «Sappiamo che c’è un filo comune di attentati e certamente può esserci un legame con la Francia e Berlino e adesso Gerusalemme. Noi combattiamo contro questo male e avremo il sopravvento». Un evento questo attentato che, purtroppo, riporta alla memoria l’origine della prima intifada palestinese quando, 30 anni fa, quattro palestinesi morirono investiti da un camion israeliano.

Il 2017 sarà un anno ricco di anniversari per Israele a partire dal centenario della Dichiarazione Balfour (2 novembre 1917), vale a dire da quando Arthur Balfour, allora capo del Foreign Office britannico, scriveva a lord Walter Rothschild, uno dei leader della comunità ebraica britannica, che il suo governo vedeva con favore la creazione in Palestina di una nazione per il popolo ebraico.

Ma nel 2017 saranno ricordati anche i 120 anni dal primo Congresso sionista organizzato dall’ungherese Theodor Herzl a Basilea, in Svizzera, che contribuì a diffondere il sionismo, ideologia che propugna, appunto, la creazione di uno Stato ebraico in Palestina.

Lo Stato di Israele nasce esattamente 70 anni fa con la risoluzione 181 votata dall’Onu il 29 novembre 1947. Il rifiuto arabo di quella risoluzione nasceva da fatto che il 56 per cento del territorio palestinese veniva consegnato agli ebrei, il resto agli arabi, e Gerusalemme risultava sotto il controllo internazionale.

È da qui che derivano le numerose guerre combattute in quel territorio, compresa quella dei Sei giorni esattamente 50 anni fa, nel 1967. Il conflitto, che vide in campo Siria, Giordania ed Egitto contro Israele, determinò l’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi. Da allora, nonostante le numerose risoluzioni dell’Onu contro gli insediamenti israeliani, l’occupazione militare continua.

Da qui nasce l’Intifada, la rivolta dei palestinesi contro Israele. La prima, “l’Intifada delle pietre”, risale all’8 dicembre 1987, esattamente 30 anni fa, quando quattro palestinesi del campo profughi di Jabaliya, nella Striscia di Gaza, morirono investiti da un camion israeliano. È una fiamma che divampa e comprenderà scioperi, dimostrazioni, scontri con le forze occupanti, azioni di disobbedienza civile. La rivolta si spegnerà nel 1993 quando saranno siglati gli accordi di Oslo e ci sarà la stretta di mano tra Rabin e Arafat. In sei anni si conteranno oltre 1.200 palestinesi uccisi e circa 150 morti israeliani.

Ma anche la storia meno recente sarà celebrata quest’anno in Israele perché nel 2017 cade il 500° anniversario della conquista della Palestina da parte dell’Impero Ottomano, che durò ben 400 anni, fino al 1917. E immerso nelle brume del tempo appare l’anno 587 a.C., 2.604 anni fa, quando il sovrano babilonese Nabucodonosor distrusse Gerusalemme. Un anniversario sarà celebrato anche dalla comunità cattolica latina di Terra Santa il prossimo 23 luglio, quando cadrà il 170° anniversario del Patriarcato di Gerusalemme dei latini ripristinato da papa Pio IX.

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