Sud Sudan, il Cuamm non abbandona

Nonostante la situazione di forte instabilità creatasi nel paese a seguito dei disordini esplosi tra le forse lealiste e unità ribelli, che hanno già provocato centinaia di morti, Medici con l’Africa Cuamm ha deciso di rimanere accanto alla popolazione locale mantenendo aperti i servizi di cura e assistenza.

Sud Sudan, il Cuamm non abbandona

Per ridurre il rischio per gli operatori, si è ritenuto di alleggerire la presenza negli ospedali di Yirol (Lake States) e di Lui (Western Equatoria), garantendo di rientrare in Italia a quanti si trovavano a termine servizio o avevano già programmato le ferie. Ma nel complesso, su 20 cooperanti, 6 restano sul campo per assicurare continuità assistenziale alla popolazione, in attesa che le attività possano riprendere a pieno regime. Quattro all’ospedale di Lui (un chirurgo, un pediatra, un’infermiera e un’amministrativa) e due all’ospedale di Yirol (un ginecologo e un’anestesita/pediatra).
«Lui è a circa 200 km ad ovest di Juba, il nostro è l'unico ospedale della "Great Mundri" – dichiara Paolo Setti Carraro, chirurgo in servizio a Lui – una mega contea che accorpa quelle di East Mundri, West Mundri ed Mvolo. È l'unico ospedale con una maternità in grado di offrire chirurgia ostetrico ginecologica a una popolazione di 150 mila persone e questo è un buon motivo per non abbandonare il campo senza essere rimpiazzati. Abbiamo inoltre l'unica chirurgia della zona ed ecco un altro motivo per restare. ll principale motivo di preoccupazione per noi è la presenza in zona di unità dell'esercito. Queste sono accorpate, abitualmente, in base all'etnia, il che non esclude che i ranghi militari prevedano posizioni di comando, in genere conquistate sul campo nel corso della guerra contro il Nord Sudan, affidate ad ufficiali di etnia diversa. In generale oggi si parla di Dinka contro Nuer, ma ricordiamoci che i Dinka sono composti da decine di gruppi tribali diversi, non sempre in buon rapporto tra loro e che le etnie del Sud Sudan sono 52. Si pone quindi un problema di catena di comando, di affiliazione politica (Macher, che è Nuer, ha alleati anche tra i Dinka ed altre etnie) e non solo di etnia tout-court».
Medici con l’Africa Cuamm è in Sud Sudan dal 2006, anno in cui ha avviato l’intervento di riabilitazione dell’ospedale di Yirol nello Stato dei Laghi. Ha allargato poi il raggio d’azione intervenendo anche nell’ospedale di Lui, nel Western Equatoria. Solo nell'ultimo anno tra gli ospedale di Yirol e Lui sono state realizzate oltre 53.000 visite ambulatoriali, 13.000 ricoveri, 1461 parti e oltre 47.000 vaccinazioni.

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Parole chiave: Cuamm (30), Africa (53), Sud Sudan (10), guerra (95), sanità (92)
Fonte: Comunicato stampa