Mosaico

Si tiene domenica 28 aprile la mostra-spettacolo che punta sugli autori del territorio. Nella cornice dello Squero, una giornata espositiva di libri con oltre 30 autori e autrici veneti. E, poi stand di editori, artigiani, associazioni e commercianti: tutto sul mondo della lettura

L’intervista Ospite al Gregorianum a inizio aprile, parla degli aiuti portati in Ucraina, di lavoro, di politeismo. E di quella targa che gli hanno dedicato...

È fresca di stampa l’ultima fatica (è il caso di dirlo, viste le quasi seicento pagine di cui si compone) di Toni Grossi, padovano, per vent’anni giornalista di quotidiani veneti, già ricercatore all’Università di Padova e all’Istituto di ricerca di storia sociale e religiosa di Vicenza.

Se oggi vogliamo incarnare e testimoniare la bellezza dell’esperienza cristiana, pur con tutti i limiti del nostro essere uomini e donne, non possiamo non stare, da credenti e con i nostri mezzi, nel mondo dei mass media. Lo avevano capito tanto tempo fa quanti ci hanno preceduto. Può essere cruciale anche in questi anni così convulsi e tumultuosi. A noi spetta una lettura della realtà alla luce del Vangelo, per portare una parola di speranza a chi si sente perduto. Per farci compagni di viaggio alla maniera dei discepoli di Emmaus. Altri scopi non abbiamo, ma a questo non possiamo rinunciare. Ne andrebbe della nostra missione e anche della nostra vocazione

Nei giorni scorsi quattordici personalità del mondo della scienza e della ricerca hanno diffuso un appello – articolato attorno a 10 interrogativi – a difesa del Servizio sanitario nazionale. Di universalità delle prestazioni, carenza di risorse e lotta agli sprechi, rispetto e valorizzazione del personale, consapevolezza e partecipazione dei cittadini, rischi legati all’autonomia differenziata abbiamo parlato con il dottor Mario Viglietti, medico di medicina generale e membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici in Italia

La fotografia nel report “Diritti ai margini” di WeWorld. “Dobbiamo intervenire per garantire il diritto al futuro a tutti i bambini e le bambine, partendo da una scuola incentrata anche sul benessere, che annulli le diseguaglianze. Oggi invece non tutte le scuole sono uguali e il nostro sistema lascia indietro gli ultimi: chi vive ai margini (come le periferie) non ha le stesse possibilità per costruirsi un futuro”

L'organizzazione rinnova il suo appello ai governi per l’adozione di un Trattato internazionale sul commercio libero dalla tortura. L'uso di armi durante le protese causa lesioni e disabilità permanenti