Carlo Carretto ispira Terence Hill: un film sulla ricerca

Esce il 19 aprile "il mio nome è Thomas", nuovo film di Terence Hill, la storia di un motociclista alla ricerca di se stesso. Un film fortemente ispirato da "Lettere dal deserto" di fratel Carlo Carretto, religioso dei Piccoli fratelli di Charles de Foucauld e già dirigente dell'Azione Cattolica.

Carlo Carretto ispira Terence Hill: un film sulla ricerca

Lettere dal deserto”, uno dei libri più noti al mondo tra quelli scritti da Carlo Carretto (1910-1988, già dirigente di Azione cattolica, poi religioso dei Piccoli fratelli del vangelo), ha ispirato il nuovo film dell’attore Terence Hill. Con il titolo “Il mio nome è Thomas”, il film sarà nelle sale il 19 aprile. Fratel Carlo Carretto è “il grande religioso dei Piccoli fratelli di Charles de Foucauld – si legge in una nota de La Scuola, che edita il volume –, coscienza critica e guida di una generazione, monaco che nel ’54 si ritirò nel Sahara dove visse dieci anni ritmati da preghiera, silenzio e lavoro”, raccontati appunto nel libro “Lettere dal deserto”. Terence Hill, all’anagrafe Mario Girotti, oggi per i telespettatori è invece noto per aver interpretato don Matteo, dopo tante pellicole che lo hanno visto in coppia con Bud Spencer al tempo dell’exploit del western. “Se, sino a poco fa, non erano in molti a conoscere la grande passione di Terence Hill per la figura di fratel Carlo (‘grande cattolico italiano, lui aveva la stessa semplicità che troviamo oggi in Papa Francesco’, così afferma oggi l’attore), ora è addirittura il libro più noto di Carretto (qualcosa come una quarantina di edizioni per i tipi di Els La Scuola) a costituire uno dei pilastri su cui si sostiene la trama del nuovo film di Terence Hill”. Pellicola “che l’attore interpreta come protagonista, ma ha pure sceneggiato e diretto”.

In “Il mio nome è Thomas”, film che sarà dunque nelle sale cinematografiche italiane fra pochi giorni, a partire dal 19 aprile (Paloma Productions, Vivi Film; distribuzione Italia Lux Vide), il libro di Carretto “viene mostrato in una delle sue prime edizioni, persino nel trailer, che si apre con Terence Hill sonnecchiante su una sedia da barbiere, mentre un gatto gli passa sotto e un’aquila lo sorvola. Quando si si sveglia eccolo subito accendere una roboante Harley Davidson dopo aver detto ‘Vado in Spagna per rileggere questo libro nel deserto…’”. La storia è quella di Thomas, “un motociclista che va alla ricerca di se stesso e si dirige verso il deserto ripetendo a tutti ‘io viaggio da solo’, sino a quando incontra una ragazza, Lucia, che, perseguitata da due balordi, sconvolgerà i suoi piani”. “Thomas scoprirà che la saggezza cercata, non sta nella solitudine, ma nel forte spirito di Lucia”, anticipa lo stesso Terence Hill. Nell’attesa di vedere la nuova pellicola, “un consiglio – che viene da La Scuola di Brescia – è quello di scoprire o riscoprire il libro che l’ha ispirato, testimonianza preziosa della singolare vicenda umano-spirituale e vocazionale di Carretto. Dopo la presidenza dei Giovani di Azione cattolica, nel 1954, lasciò tutto per la sua decennale esperienza sulle orme di padre de Foucauld”. Rientrato in Italia a metà degli anni ’60, Carretto animò, assieme a una fraternità dei Piccoli fratelli, il monastero di San Girolamo a Spello, richiamo di migliaia di giovani in cerca di silenzio e spiritualità. Casa San Girolamo (http://casasangirolamo.azionecattolica.it/) è ancora oggi aperta e gestita dall’Azione cattolica.

Documento dell’intensa e penetrante ricerca religiosa di quegli anni, “Lettere dal deserto” non solo fu “un volume accolto con larghissimo favore al suo apparire, ma continua ad affascinare le nuove generazioni”. La più recente edizioni e per i tipi di Els La Scuola si apre con una introduzione dello storico Luciano Caimi, “sulla scorta di un’inedita documentazione, che riserva più di una sorpresa pur costituendo innanzitutto una singolare testimonianza evangelica”.

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Fonte: Sir