Le opere d'arte del Bassanello

Le opere d'arte del Bassanello

È riferita ad ambito emiliano la tela raffigurante la Madonna con Gesù bambino tra sant’Antonio da Padova e san Domenico di Guzmà, )collocata a coronamento dell’altare della Madonna nella chiesa del Bassanello, cuore di una parrocchia cresciuta su una forte tradizione di devozione alla Vergine. Proviene dal convento delle monache benedettine di San Francesco piccolo in Padova e l’arco di tempo in cui si immagina sia stata dipinta oscilla tra gli inizi del Quattrocento e la prima metà del Settecento. Alcuni studiosi ritengono di poterla attribuire al pittore Stefano da Ferrara, mentre secondo altri si tratterebbe di copia della cosiddetta “Madonna degli orbi” affrescata dal suddetto artista nella basilica del Santo a Padova. Sopra la porta che conduce alla cappella feriale è collocato un interessante olio in cui sono visibili, nella parte superiore, Gesù esanime tra le braccia della madre, mentre sotto una nutrita schiera di angeli reca i simboli della passione: la scala da cui fu fatto scendere Cristo, le tenaglie, i chiodi, la corona di spine e la frustra. Assistono alla scena santa Chiara d’Assisi, con l’abito da badessa e l’ostensorio, e santa Scolastica, sorella di san Benedetto, recante il libro della regola benedettina, l’ostia raggiante sul petto e il pastorale. Databile alla prima metà del 17° secolo, il dipinto denota, nel cromatismo e nell’intensità emotiva dei personaggi, una provenienza spagnola che ha messo in discussione la tradizionale attribuzione a Pietro Marescalco detto lo Spada, artista feltrino del Cinquecento influenzato dalla pittura di Jacopo Bassano e di Tintoretto. Sopra la porta della sacrestia è collocato un dipinto con il Battesimo di Gesù Cristo e committente, probabilmente realizzato in ambiente lombardo in un arco di tempo che va dal 1575 al 1610. Il bel crocifisso processionale in legno dipinto, posto al centro della navata, è invece riferibile a maestranze nordiche attive tra 17° e 18° secolo.

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