Le opere d'arte di Candiana

Le opere d'arte di Candiana

A navata unica e con sei altari laterali, il duomo di Candiana impressiona per l’impatto scenografico degli affreschi e dei virtuosistici trompe l’oeilche si dispiegano sopra le cappelle laterali raffigurando “finte” nicchie, lesene marmoree policrome e archi. Le decorazioni murali, di stile rococò, presenti sul soffitto ligneo e sugli archi trionfali che separano la navata dal presbiterio, sono opera di Michelangelo Morlaiter, figlio dello scultore Giovanni Maria, e dell’emiliano Girolamo Mengozzi Colonna, valente “quadraturista”, ossia artista specializzato nella realizzazione di ambientazioni architettoniche, che lavorò fianco a fianco con il Tiepolo in numerose opere a fresco. Le cappelle laterali ospitano le pregevoli sculture in pietra di Custoza di Giovanni Bonazza che le realizzò nel 1722. Si distingue per naturalismo il San Bartolomeo apostolo, che tiene in mano il coltello con cui fu scorticato e, sul braccio, la propria pelle. Notevole opera di oreficeria è il ciborio del Santissimo Sacramento (nella foto della pagina precedente), un tempo collocato, con l’altare maggiore, sulla parete sinistra del presbiterio. L ’attuale collocazione è infatti frutto della ricomposizione avvenuta tra il 1942 e il 1944. Risalente al 1621 e variamente attribuito a bottega bresciana e ad Ambrogio Ratti, il tabernacolo è realizzato in legno intagliato, dipinto e dorato con dovizia di decori e fregi. A forma di tempio, presenta all’interno una rappresentazione scultorea dell’Ultima cena. Altrettanto raffinata la mostra d’organo in legno dipinto e dorato opera secentesca del bresciano Costanzo Antegnati, importante organista e compositore. Ancora un bresciano, il pittore Francesco Paglia, seguace del Guercino, dipinse a fine seicento la tela con San Michele arcangelo che combatte satana (nella foto), ardita nel taglio prospettico che vede il demonio e il santo fluttuare in aria quasi senza peso.

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