L'arte a Voltabarozzo

Giunse nella chiesa dei santi Pietro e Paolo di Voltabarozzo all’inizio dell’Ottocento il crocefisso tardo quattrocentesco attualmente posto nel presbiterio.
Originariamente era di proprietà del monastero olivetano di Santa Maria della Riviera presso Polverara.
Gli vengono attribuiti numeroso eventi miracolosi.

L'arte a Voltabarozzo

Proviene invece con tutta probabilità dal soppresso monastero benedettino di San Vito di Piove di Sacco il paliotto dell’altare maggiore. Risalente al primo ventennio del Settecento, è attribuito allo scultore veneto Bernardo Tabacco che su di esso ha voluto raffigurare il Martirio dei santi Vito, Modesto e Crescenzia.
Sulla sinistra è riconoscibile l’imperatore Diocleziano che, affiancato dal figlio guarito da una malattia grazie al miracolo di San Vito e dal sacerdote Ila, ordina il martirio dei tre santi. Sulla destra alcune donne si disperano per la tortura inflitta ai tre martiri mentre sullo sfondo si vedono figure di soldati, leoni e l’architettura del circo.
Le 14 vetrate della chiesa sono state acquistate dalla basilica del Santo e sono state realizzate nel 1865 dalla ditta Alberto Neuhauser di Innsbruck. Sono state restaurate nel 1997-98. Quattro vetrate mancanti della serie, raffiguranti San Luca Evangelista, San Giacomo minore, la Madonna e Gesù Cristo, si trovano nell'abside del duomo di Cividale del Friuli.
Alle pareti del presbiterio sono appesi due dipinti che raffigurano i Miracoli di Gesù.
Nella parete destra è appesa una tela seicentesca che i documenti dell’archivio parrocchiale attribuiscono a Gregorio Lazzarini: raffigura Gesù che guarisce il servo del centurione.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)