Non dimentichiamo Capaci e via d’Amelio

Settantamila ragazzi e ragazze di tutta Italia saranno coinvolti il 23 maggio dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dalla Fondazione Falcone per ricordare gli uomini e le donne delle scorte, eroi silenziosi che rischiano quotidianamente la vita per proteggere i servitori dello Stato.

Non dimentichiamo Capaci e via d’Amelio

È dedicata agli uomini e alle donne delle scorte, eroi silenziosi che rischiano quotidianamente la vita per proteggere i servitori dello Stato come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la giornata #PalermoChiamaItalia in programma il 23 maggio. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dalla Fondazione Falcone, coinvolgerà 70 mila ragazzi e ragazze di tutta Italia nella commemorazione del 26esimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio.

Tra gli appuntamenti in programma: la "Nave della legalità", che il 22 maggio salperà dal porto di Civitavecchia con a bordo oltre mille studentesse e studenti che, insieme a magistrati e rappresentanti delle istituzioni, raggiungeranno l’indomani Palermo per unirsi a migliaia di altri giovani e dire "no" a tutte le mafie e alla criminalità organizzata; le "Piazze della legalità", spazi dedicati al dibattito e alle testimonianze in diverse città su tutto il territorio nazionale e un bando di concorso, rivolto a tutte le scuole, incentrato sul sacrificio delle donne e degli uomini dello Stato che si sono impegnati per affermare i valori di giustizia e di libertà nella nostra società.

Le celebrazioni ufficiali nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo, le iniziative nelle piazze e nelle scuole della città, i due cortei pomeridiani che il 23 maggio, nel pomeriggio, confluiranno sotto l’albero intitolato a Falcone, in via Notarbartolo, saranno il cuore pulsante di #PalermoChiamaItalia.

«Anche quest’anno – spiega Valeria Fedeli, ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca – come ogni anno migliaia di studentesse e studenti saranno a Palermo e si riuniranno in molte piazze d’Italia per ricordare le stragi di Capaci e Via D’Amelio che nel 1992 costarono la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sono passati 26 anni da quei fatti che scossero profondamente la coscienza civile di tante italiane e tanti italiani. Vogliamo continuare a mantenere attiva la memoria, affinché quel sangue, quell’impegno, quel sacrificio di donne e uomini come noi, dediti al proprio lavoro con passione e con spirito di servizio per il bene comune del Paese, non sia stato vano».

«La vera battaglia contro la mafia – conclude il ministro - non è solo quella contro un’organizzazione criminale particolarmente pervasiva ma è soprattutto quella per riaffermare i nostri diritti e le nostre libertà».

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Parole chiave: via d’Amelio (1), Falcone (4), Borsellino (4), Capaci (4), Fedeli (6), mafia (91), istruzione (29)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
Comunicato stampa