Bologna: in estate aperta agli adolescenti, li togliamo dai pc

Il sogno è arrivare prima o poi a coinvolgere tutte le scuole di Bologna. Nel frattempo, si sono aggiunti tre istituti superiori al progetto "Scuole aperte" per l'estate 2018, messo in campo da Comune, Istituzione scuola e Ufficio scolastico di Bologna per gli adolescenti dagli 11 ai 16 anni.

Bologna: in estate aperta agli adolescenti, li togliamo dai pc

«Non ci mettiamo limiti – afferma Paolo Marcheselli, presidente della Ies – siamo partiti nel 2012 con due scuole e in questi anni di strada ne abbiamo fatta». Quest'anno sono otto istituti comprensivi (1, 7, 11, 12, 13, 14, 15 e 18 in tutti i quartieri della città) e cinque istituti superiori: a Belluzzi-Fioravanti e Manfredi-Tanari si sono aggiunti quest'anno Aldrovandi-Rubbiani, Rosa Luxemburg e Serpieri. «Ma possiamo già dire che l'anno prossimo avremo un ulteriore sviluppo. Il percorso non si può interrompere», afferma Marcheselli.

Ne è convinta anche la vicesindaco Marilena Pillati, assessore alla Scuola. «L'entusiasmo dei ragazzi ci ha fatto capire che il progetto può essere sviluppato ulteriormente», afferma. E il provveditore Giovanni Schiavone suggerisce per il futuro di «prevedere una maggiore flessibilità per operatori scolastici e delle segreterie», oltre a un «maggior coinvolgimento degli istituti superiori». Del resto, sottolinea Schiavone, finita la scuola «i ragazzi hanno a disposizione 112 giorni in estate. È un periodo troppo lungo e molti non vanno in vacanza, oppure vanno via una o due settimane al massimo. Cosa fanno tutto il tempo a casa? Questo progetto è un investimento di grande rilevanza per le famiglie, le scuole e il territorio. Togliamo i ragazzi dalle strade ed evitiamo che stiano chiusi in casa davanti al pc, al cellulare e ai social».

Gli stessi presidi si dicono soddisfatti di questi primi anni di sperimentazione (il progetto "Scuole aperte" è partito nel 2012 con due istituti). Giovanni Mascaro del Manfredi-Tanari sottolinea come la buona accoglienza nelle prime due settimane di settembre permette ai ragazzi del biennio di avere migliori risultati a fine anno. «L'anno scorso abbiamo avuto 32 iscritti e nessuno è stato bocciato- sottolinea il vicario- sarà un caso?». Roberta Fantinato del Belluzzi-Fioravanti rimarca invece come dalle iscrizioni emergano «povertà nascoste. Abbiamo anche molte famiglie di lavoratori che non sono riusciti a programmare tutto il tempo lunghissimo del periodo estivo». Per Paolo Bernardi del Rosa Luxemburg è invece il primo anno. «Avevamo già corsi di allineamento didattico al mattino – spiega – ora aggiungiamo il pranzo e i laboratori pomeridiani». E aggiunge: «C'è la necessità di costruire un ponte tra le medie e le superiori in termini di accoglienza e orientamento».

Per le medie sono previste cinque settimane (dal 18 giugno al 20 luglio), per le superiori tre settimane (dal 27 agosto al 14 settembre). I ragazzi parteciperanno ad attività culturali, didattiche, ricreative, sportive e laboratori tecnici, realizzati da associazioni e cooperative sociali selezionate con un bando (coinvolti 19 soggetti per 124 proposte). I posti a disposizione sono 335 per cinque settimane nella fascia d'età 11-14 anni, non ancora tutti occupati anche per problemi legati alle iscrizioni online. L'Istituzione scuola investe oltre 125.000 euro nel progetto, anche grazie al contributo delle Fondazioni bancarie. Risorse che servono per «tenere basse le rette – spiega il presidente – comprare materiale didattico e coprire in parte il costo del personale». Inoltre, metterà a disposizione otto educatori professionali dei Centri anni verdi. (DIRE)

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Fonte: Dire - www.dire.it