35 anni accanto ai malati, buon compleanno Avo

L’Avo, fondata a Milano nel 1975 con l’obiettivo di umanizzare le strutture ospedaliere, è presente a Padova dal 1981 e quest’anno festeggia 35 anni di attività. Il 25 ottobre, nella sala degli Anziani di Palazzo Moroni dalle 18 alle 19.30, parte poi la 45° edizione del corso di formazione per volontari.

35 anni accanto ai malati, buon compleanno Avo

Accoglienza, vicinanza, ascolto e conforto.
È quanto offrono ogni giorno gli operatori dell’Associazione volontari ospedalieri (Avo) ai pazienti degli ospedali di Padova, della struttura intermedia della Mandria e del centro servizi Palazzo Bolis di Selvazzano.
L’Avo, fondata a Milano nel 1975 con l’obiettivo di umanizzare le strutture ospedaliere, è presente a Padova dal 1981 e quest’anno festeggia 35 anni di attività.

«La missione del volontario Avo ha come base un ideale etico di solidarietà nei confronti di quanti affrontano disagi fisici o morali – spiega Lorenza Sanavio, presidente Avo Padova – Non si tratta quindi solo di una forma di generosità, ma di un impegno civile a sostegno di chi è in condizioni di fragilità fisica, morale, psicologica dovuta alla malattia o all’anzianità».

Oggi sono 450 i volontari attivi a Padova e ogni anno l’associazione organizza corsi di formazione per indirizzare i nuovi volontari nel contesto socio-sanitario, spiegando come instaurare una proficua relazione di supporto e aiuto.

Il 25 ottobre, nella sala degli Anziani di Palazzo Moroni dalle 18 alle 19.30, parte la 45° edizione del corso di formazione per volontari, aperto a tutti i cittadini dai 18 ai 75 anni.
Sei incontri durante i quali medici, psicologi e volontari spiegheranno come comunicare con il malato, come sviluppare una relazione d’aiuto e quali sono i valori richiesti a un volontario. Al corso teorico segue un colloquio psicoattitudinale, che ha lo scopo di orientare il volontario nella scelta del reparto in cui svolgere il successivo tirocinio pratico affiancando, per circa un anno, un collega più esperto.

«In Avo c’è posto per tutti, i reparti ospedalieri sono tanti e ogni volontario può scegliere quello più adatto alla sua sensibilità – prosegue Lorenza Sanavio – Ma si può mettere a disposizione il proprio tempo anche nella nostra segreteria per la contabilità, l’accoglienza dei nuovi volontari e l’aiuto ai numerosi progetti che ogni anno attiviamo».
Nel 2001, grazie al finanziamento della fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, l’associazione ha dato il via a “Paio”, progetto che consente la distribuzione di kit igienici e di abbigliamento ai pazienti più bisognosi.
Nel 2009, in collaborazione con l’Istituto oncologico veneto e con il contributo di fondazione Antonveneta, è nato “Non smettere di piacerti” che permette alle pazienti oncologiche di richiedere una parrucca gratuita e, una volta al mese, su prenotazione, avere la disponibilità di un volontario parrucchiere dell’Unione provinciale artigiani nella sede Avo in via Gattamelata 62.

Ma l’associazione promuove anche attività di sensibilizzazione per la cittadinanza, come il progetto “Educazione alla salute e cinema” che per tre edizioni ha offerto al pubblico la visione di film su tematiche sociali e nel 2015 ha vinto il secondo posto del premio NOIinsieme destinato al miglior progetto delle Avo d'Italia.
«Il nostro impegno è rivolto anche alla formazione dei ragazzi – conclude la presidente – Per questo abbiamo creato il gruppo Baby animatori con ragazzi dai 18 e i 30 anni che con entusiasmo, allegria e creatività offrono un servizio quotidiano ai bambini ricoverati nei reparti di pediatria e urologia. Inoltre ogni anno attiviamo stage e programmi di alternanza scuola-lavoro».

Info: http://www.avopadova.org

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