Cresce del 6,4% il bisogno di farmaci, sempre più italiani in difficoltà
Rapporto del Banco Farmaceutico. Invariato il numero di persone (405.423) che non possono acquistare un farmaco, ma aumenta la domanda: dalle 818 mila confezioni nel 2014, alle 870.352 del 2015. Crescono gli italiani in difficoltà. Veneto al secondo posto in Italia tra le regioni.
Cresce in Italia il bisogno di farmaci per i cittadini.
Soprattutto per quelli che, per ragioni economiche, non sono più in grado di acquistarli. Nel 2015, infatti, è aumentata del 6,4% la richiesta di medicinali da parte degli enti caritativi che ogni giorno aiutano anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà.
Si è passati così dalle 818 mila confezioni di medicinali richieste dagli enti nel 2014, alle 870.352 del 2015. Sono alcuni dei dati emersi dal 'Rapporto 2015 - Donare per curare', curato dall'Osservatorio sulla Donazione dei farmaci del Banco Farmaceutico Onlus e presentato nella sede dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco).
Lo studio, in particolare, è stato condotto su un campione di 1.640 enti convenzionati con il Banco Farmaceutico, dispensatori di farmaci e selezionati in base alla completezza e alla qualità dei dati forniti.
Rispetto allo scorso anno, quindi – fa sapere il Rapporto – è invariato il numero complessivo di persone (405.423) che non possono acquistare un farmaco, ma è aumentata la domanda. Ma a crescere, soprattutto, è il numero di italiani in difficoltà: oggi sono 182.400, contro i 179 mila dell'anno passato (+1,9%), anche se gli stranieri restano maggioritari, 222.982 utenti (55%), contro i 230 mila dell'anno passato. In particolare, tra gli italiani sono gli adulti tra i 18 e i 64 anni i maggiori beneficiari dei farmaci (58,2%), seguiti dagli over 65 (23,6%) e dai minori da 0 a 17 anni (18,2%).
La maggiore richiesta di farmaci, in Italia, si riscontra in Lombardia (18,9%), Veneto (11,1%) ed Emilia Romagna (11,1%).
A seguire ci sono Sicilia (9,1%) e Lazio (8,4%). "La suddivisione in fasce d'età dell'intera popolazione – spiega il Rapporto – includendo quindi anche gli immigrati, mostra poi una situazione analoga a quella del 2014: in tutte le aree geografiche gli assistiti sono prevalentemente adulti (59,3%), mentre sono meno numerosi i bambini (22%) e gli anziani (18,7%). I maschi, in particolare, rappresentano oltre il 60% del totale".