Tempi d'attesa ridotti, più servizi sul territorio: il bilancio dell'Ulss 16

491.436 assistiti, pari al 10 per cento degliabitanti del Veneto, 3.200 dipendenti, un bilancio di esercizio dal valore di poco inferiore al miliardo. Tre cifre che riassumono l'importanza dell’Ulss 16, chiamata oggi a confrontarsi con nuove sfide. Invecchiamento e crescita delle malattie cronico-degenerative chiedono un nuovo paradigma, definito di “sanità di iniziativa”, chiamato a coniugare continuità, velocità e servizio alla persona oltre le mura dell'ospedale.

Tempi d'attesa ridotti, più servizi sul territorio: il bilancio dell'Ulss 16

L’Ulss 16, proprio per dare concretezza a questo approccio, ha lavorato per ridurre il ricorso all’ospedalizzazione e potenziare contemporaneamente i servizi territoriali in un’ottica di prossimità delle cure e di umanizzazione dell’assistenza. A caratterizzare anche l’operato dei due presidi ospedalieri (Ospedale Sant’Antonio di Padova e Immacolata Concezione di Piove di Sacco) è il fatto di lavorare per promuovere percorsi di cura personalizzati e in rete con il territorio.
Tutto ciò è stato possibile grazie al potenziamento e alla ristrutturazione della realtà di Casa ai Colli, alla creazione della Centrale operativa territoriale (COT), all’implementazione dei servizi di assistenza domiciliare.

Con Casa ai Colli (circa 280.000 frequenze all’anno) l’obiettivo è stato quello di dare una risposta di prossimità ai bisogni dei cittadini, evitando il ricorso all’ospedale, se non per situazioni acute e di grave compromissione dello stato di salute, costituendo un centro di riferimento e coordinamento delle cure territoriali.
Casa ai Colli rappresenta il progetto regionale di medicina sociale: ovvero la Casa della Salute, un poliambulatorio di alta specializzazione aperto a tutti, in un contesto ambientale unico e particolare dal quale avviene anche il coordinamento della prevenzione e dell’assistenza domiciliare su area vasta. Nel territorio trovano spazio oggi i sei servizi consultoriali e dell’età evolutiva del Distretto 1, i tre del Distretto 2 e i tre del Distretto 3, i nove servizi di Diabetologia che hanno erogato ben 13.166 prestazioni che devono essere sommate alle 35.0132 eseguite presso Casa ai Colli, il servizio di riabilitazione territoriale con fisioterapisti (7.444 accessi domiciliari). Inoltre, nel 2014, sono stati 35.000 i giovani che hanno usufruito del servizio medico sportivo, molti dei quali con disabilità.

La Centrale operativa territoriale (COT), con sede a Casa ai Colli, dal suo inizio nel maggio 2014, ha permesso di ridurre del 30% i ricoveri di pazienti sottoposti a cure palliative. La Centrale, che opera 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, riveste un ruolo strategico nella rete dei servizi come strumento di supporto all’attività dei diversi soggetti operanti nell'ambito dell'assistenza territoriale, in quanto svolge una funzione di coordinamento della presa in carico dell’utente “protetto” e di raccordo fra i soggetti della rete, a tutela delle transizioni da un luogo di cura all’altro o da un livello clinico ed assistenziale all’altro (dimissioni protette, ammissioni in hospice o in strutture intermedie).
La Cot nel suo primo anno di attività ha ricevuto oltre 4.000 segnalazioni, preso in carico più di 3.000 problemi di salute e attivato risorse in oltre 1.500 occasioni. Da qualche mese è attivo anche un particolare servizio di presa in cura delle persone a rischio cardiaco e con complessità sociosanitarie.

Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata, l’Ulss 16 ha superato la media regionale (5.5%) di popolazione assistita a casa (4% la media nazionale) registrando il 6.9% di anziani seguiti a domicilio
Sono più di 100 mila all’anno gli interventi a domicilio nel territorio padovano. Un risultato eccellente che contraddistingue Padova nella continuità assistenziale primaria grazie al modello organizzativo e alla qualità professionale dei sanitari coinvolti, in collaborazione con gli altri attori interessati (familiari, caregiver di comunità, associazioni di volontariato).

Buoni i risultati anche per quanto riguarda l'offerta di servizi più veloci e intelligenti alla popolazione: si registra infatti un generale miglioramento dei tempi di attesa a seguito delle politiche messe in atto, in particolare un rispetto del 95% per le priorità B (entro 10 giorni), del 98% per le priorità D (visite entro i 30 giorni ed esami entro i 60 giorni) e del 99% per le priorità P (entro 180 giorni).

Dietro alle prestazioni sanitarie, il valore economico per il territorio
L'Ulss 16 è infatti tra le grandi aziende venete per fatturato ed addetti, rappresentando uno straordinario volano dello sviluppo economico territoriale per altre eccellenti strutture sanitarie pubbliche e numerosissime strutture private convenzionate.
Nel 2014 le sole prestazioni erogate dall’Ulss internamente alle proprie strutture sono state 12 milioni e 660 mila, per un valore tariffario di 203 milioni di euro.
Oltre 267 milioni è il volume degli acquisti, con una drastica diminuzione del tempo di pagamento medio e con un netto miglioramento dei prezzi di acquisto e degli oneri finanziari.

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Parole chiave: medicina di territorio (1), brazzale (1), Ulss 16 (5), sanità (92), ospedale (36)
Fonte: Comunicato stampa