A Campodarsego, tre serate per genitori su come gestire gli insuccessi scolastici
Tre serate gratuite rivolte ai genitori e organizzate dal comitato genitori dalla scuola primaria e secondaria di Campodarsego, in collaborazione con il proprio istituto comprensivo per imparare a riconoscere le difficoltà in classe dei ragazzi e imparare nuove strategie per sostenerli e aiutarli.
Come si manifestano le difficoltà scolastiche e i disturbi specifici dell’apprendimento, quali strategie sono efficaci per organizzare i compiti pomeridiani e quali sono le difficoltà emotive e relazionali che i bambini e gli adolescenti possono incontrare durante il loro percorso di crescita?
Questi sono i temi principali che Giada Busatta, specialista in psicopatologia dell’apprendimento, e Denise Farlati Pinton, psicologa clinica e tutor dell’apprendimento, cercheranno di approfondire nel corso di tre serate gratuite rivolte ai genitori e organizzate dal comitato genitori dalla scuola primaria e secondaria di Campodarsego in collaborazione con il proprio istituto comprensivo.
Il programma degli incontri, che si svolgono presso la scuola primaria di via Verdi dalle 20.45 alle 22.30, prevede: martedì 10 ottobre la serata dal titolo “Bes e Dsa…conoscere per intervenire”, che intende offrire ai genitori gli strumenti per riconoscere possibili disturbi dell’apprendimento che frequentemente non sono diagnosticati, sono riconosciuti in ritardo o confusi con altri disturbi. Inoltre, le esperte spiegheranno qual è l’iter per tutelare i ragazzi;
Giovedì 9 novembre l’incontro “Metodi di studio e prevenzione dell’insuccesso scolastico” presenterà ai genitori un metodo di studi efficace sia per gli studenti che hanno difficoltà scolastiche o un disturbo specifico dell’apprendimento che per tutti gli altri ragazzi che non hanno ancora trovato un loro modo di studiare.
Infine, giovedì 30 novembre “Le difficoltà emotive e comportamentali in età evolutive”, una serata di condivisione e confronto per riflettere sulle difficoltà che molti bambini e adolescenti incontrano nell’ambiente scolastico, sempre più complesso, perché sono sprovvisti delle adeguate abilità e competenze emotive, relazionali e cognitive durante il loro percorso di crescita.